Rifiuti bruciati
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Territorio

Si è insediato l'osservatorio regionale sui rifiuti

Si occuperà soprattutto di raccolta dati per migliorare la gestione

Alla Regione Puglia si è tenuta la prima riunione dell'Osservatorio Regionale Rifiuti, strumento fondamentale di monitoraggio e modernizzazione delle politiche ambientali in tema di rifiuti. La riunione è avvenuta presso le strutture regionali, alla presenza dei rappresentanti di Confindustria, Arpa, Ager, Legambiente, Politecnico di Bari, Cnr – Irsa, Uil Puglia, i dipartimenti dello sviluppo economico e agricoltura.

L'Osservatorio si riunirà periodicamente e sarà incardinato presso l'assessorato all'ambiente. Avrà i compiti principali di raccogliere, esaminare e armonizzare i dati riguardanti la gestione dei rifiuti; creare un sistema informatico di produzione, acquisizione e diffusione dei dati sulla gestione dei rifiuti; modernizzare e snellire il sistema di raccolta, scambio e utilizzazione dei dati necessari per l'attuazione della politica ambientale; definire strategie comportamentali, informative ed educative per la riduzione dei rifiuti, implementare l'uso di tecnologie e delle migliori pratiche per la raccolta differenziata, la prevenzione, la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti.

I commenti
"È partito l'osservatorio, che ci consentirà di valutare in maniera capillare i dati sulla gestione del ciclo dei rifiuti e aprire un tavolo di confronto permanente con tutte le parti in causa". Sono le parole di soddisfazione dell'assessora all'ambiente Anna Grazia Maraschio. "L'osservatorio consentirà a tutti noi un confronto costruttivo, perché il tema dei rifiuti è complesso - prosegue l'assessora - e sarà un momento di trasparenza dei percorsi attuati, delle eventuali criticità del sistema, degli sforzi compiuti. Da questo tavolo mi aspetto un contributo importante per superare le problematiche e per migliorare i processi. Uno degli obiettivi fondamentali è quello di avere a disposizione i dati e per fare questo dobbiamo mettere a sistema i vari strumenti informativi. Dobbiamo creare un unico sistema in cui fare confluire i dati a disposizione, in modo da rendere più agevole la vita dei Comuni, che non dovranno più comunicare i dati su sistemi diversi. Ci sono anche altri temi cruciali - conclude Maraschio - come la riduzione della produzione dei rifiuti, il miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti urbani, l'attuazione dell'economia circolare, il miglioramento della raccolta differenziata e l'utilizzo efficiente dell'impiantistica pubblica e privata. L'osservatorio sarà un impulso necessario per il raggiungimento di questi scopi".

"È fondamentale arricchire le informazioni dell'Osservatorio – ha aggiunto Vito Felice Uricchio, del CNR-IRSA – di un ulteriore elemento legato all'effettivo recupero dei materiali raccolti, anche al fine di alimentare le filiere dell'economia circolare con materiali di qualità. Ad esempio tra le plastiche è possibile mettere in campo strategie per raccogliere separatamente il PET ed il Polietilene, come è possibile spingere sul recupero di determinati biopolimeri per applicazioni ad alto valore aggiunto in campo medicale, cosmetico, elettronico, etc., generando occasioni si sviluppo economico ed occupazionale".

L'attenzione di Michele Notarnicola, del Politecnico di Bari, si è concentrata sul ruolo dei fanghi: "L'Acquedotto produce una quantità intorno alle 200mila tonnellate all'anno di fanghi di depurazione che insieme alle 500mila tonnellate di Forsu rappresentano due importanti risorse sempre disponibili, per i quali vanno studiate delle soluzioni per un trattamento e un impiego sostenibile sul territorio regionale", è il suggerimento di Notarnicola.

"Confindustria garantisce massima disponibilità e mette a disposizione la propria esperienza. È fondamentale promuovere la qualità della raccolta differenziata istruendo l'utenza su come differenziare in modo corretto", ha affermato Fabio Montinaro.

Vincenzo Campanaro, direttore scientifico di Arpa Puglia, ha parlato della necessità di coinvolgere la polizia locale per i controlli sul corretto conferimenti dei rifiuti, mentre Stefano Delli Noci, del direttivo di Legambiente, ha posto l'accento sulla necessità di sensibilizzare le scuole.
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