Reagire all'omertà
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Politica

"Reagire all'omertà, difendere il Bene Comune"

La testimonianza di don Luigi Merola, le denunce di Alessio Dipalo. L'on. Zazzera richiede al Ministro dell'Interno "la possibilità di commissariare il Comune di Altamura"

Omertà e legalità. Due parole citate più volte, ieri sera, durante il primo appuntamento della terza edizione di "Alla ricerca del Bene Comune - Percorso di formazione per la cittadinanza attiva", ciclo di seminari promosso dal Circolo delle Formiche in collaborazione con MeetUp il Grillaio nell'ambito di una scuola di formazione politica e amministrativa intitolata al meridionalista altamurano Tommaso Fiore. Titolo dell'incontro, "Reagire all'omertà, difendere il Bene Comune". Ad introdurre il dibattito, Giuseppe Dambrosio, presidente del Circolo delle Formiche, che ha sottolineato la necessità, "accanto all'azione politica, di un supporto culturale per cambiare le cose".

La serata, moderata dal giornalista de "la Repubblica" Giuliano Foschini, ha visto il susseguirsi di più interventi, anche da parte del pubblico. Foschini ha parlato di "un'Altamura strana, velenosa" perché "è a suo modo trasparente, nel senso che è facile saperne le cose, che sono tante ed intrecciate, ma è difficile raccontarle. Noi – ha aggiunto – siamo abituati a raccontare i buoni e i cattivi o, per lo meno, a raccontare una linea d'ombra. La linea d'ombra di Altamura spesso si sposta". Foschini ha poi dato una definizione di mafia citando l'art. 416 bis del Codice Penale Italiano, relativo al reato di "associazione a delinquere di tipo mafioso".

È stata letta anche una comunicazione fatta pervenire dall'on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, secondo la quale lo stesso avrebbe depositato oggi "un'interrogazione parlamentare su Altamura per chiedere al Ministro dell'Interno di considerare la possibilità di commissariare il Comune per pesanti condizionamenti esterni alla luce dei gravi fatti della criminalità organizzata verificatisi negli ultimi anni e delle ombre sulla serena e trasparente gestione amministrativa".

Atteso l'intervento di don Luigi Merola, presidente della Fondazione di recupero minorile "A' Voce d'è Creature" Onlus (Napoli) e sacerdote noto per la sua opposizione alla camorra. Parroco - dal 2000 al 2007 - della chiesa San Giorgio, situata nel quartiere napoletano di Forcella, don Luigi Merola è costretto a vivere continuamente sotto scorta. Uomini che chiama "i miei angeli terreni".

Forcella, secondo la testimonianza del parroco, era un "quartiere abbandonato dallo Stato, dalla scuola e dalla Chiesa". La prima scuola sarebbe nata lì nel 2004, dopo l'uccisone di una ragazza di 14 anni, Annalisa Durante, trovatasi per caso a passare nel luogo dove era in atto un agguato camorristico. Don Luigi Merola è presidente della fondazione "A' Voce d'è Creature", che ha sede nella villa "Bambù", confiscata alla camorra e assegnata nel 2006 al Comune di Napoli. La stessa accoglie ottanta bambini e ragazzi a "rischio" fra i 6 e i 15 anni, in particolare quelli che si sono allontanati dalla scuola. Proprio sull'importanza della scuola e del suo buon funzionamento ha insistito don Merola nel corso della serata.

Il parroco, nel 2007, in seguito ad un attentato, è costretto a lasciare Napoli (dove si trova attualmente da poche settimane) per trasferire il suo impegno a Roma come dirigente dell'Ufficio III della Direzione per lo studente presso il MIUR. Con il nuovo ministro Gelmini diventa promotore di legalità presso la sua Segreteria fino al 31 dicembre 2008. Negli anni 2009-2010 ricopre l'incarico di studio sul fenomeno dell'abbandono scolastico. A marzo 2010 viene nominato consulente per la commissione parlamentare antimafia. "Non ho fatto che il prete – ha ribadito più volte nel corso dell'incontro – ho usato bene gli occhi e ho alzato la voce. L'impegno nostro è fare un buon uso degli occhi. La forza della criminalità è il nostro silenzio. La legalità serve a mettere ordine nella nostra vita".

Atteso anche l'intervento di Alessio Dipalo, direttore e giornalista-conduttore di Radio Regio Stereo. "Ritengo Altamura istituzionalmente, politicamente e amministrativamente una città del tutto persa", ha esordito Dipalo, "se non si corre subito ai ripari con un rinnovo delle entità istituzionali, politiche e amministrative, sarà difficile ritornare a dare speranze e anche futuro ai giovani di questa città omertosa da tutti i punti di vista".

"Radio Regio – ha continuato Dipalo – è stata la prima attività commerciale in provincia di Bari a subire un nuovo reato di mafia, quello dell'intimidazione ambientale. È stata fatta terra bruciata intorno alla radio con tanto di discredito dell'attività lavorativa".

Dipalo, nel corso della serata, ha fatto riferimento all'inchiesta rifiuti e sanità, ad aggressioni subite in seguito a diverse denunce fatte in radio, a due casi di lupara bianca avvenuti ad Altamura, a casi di estorsione e di abusi sessuali, alla "questione voti" raccolti da diversi esponenti politici cittadini nell'ultima consultazione elettorale. Ha parlato anche di un attentato di cui sarebbe stato vittima il 5 luglio 2006 e di un "sequestro" perpetrato nei suoi confronti e registrato in un verbale di udienza datato 14 giugno 2006.

Intanto, lo scorso 2 ottobre, il Forum Nazionale dei Giovani e il Ministro della Gioventù hanno firmato un protocollo d'intesa che prevede l'istituzione del Registro nazionale delle associazioni giovanili per la legalità e la lotta alle mafie.

Il Forum Nazionale dei Giovani "ha la responsabilità di promuovere un nuovo strumento di scambio e solidarietà fra le numerose realtà giovanili presenti sul territorio e impegnate nella promozione della legalità. Si tratta di un altro importante passo nel cammino – si legge nel comunicato - inaugurato all'indomani delle stragi degli anni '90, di liberazione dell'Italia dalla piaga della criminalità e della corruzione. Un cammino che ha sempre avuto presente la forza della rete quale modello vincente di lotta alla criminalità. Un network che lega le istituzioni alla società civile e che si propone di creare fra essi una forte collaborazione nella promozione del protagonismo dei giovani nello sforzo di liberazione della coscienza e dello sviluppo di questo Paese. Il registro permetterà infatti di accedere ad una serie di opportunità quali la partecipazione ad iniziative ed azioni comuni, sarà titolo preferenziale per l'accesso ai bandi Giovani per la legalità del Dipartimento per la Gioventù e permetterà di accedere al Tavolo Nazionale dei giovani per la legalità e la lotta alle mafie che si costituirà presso il CNEL".

Per visionare l'intero video dell'incontro "Reagire all'omertà, difendere il Bene Comune", cliccare al seguente link http://ilgrillaio.blogspot.com/.
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