
Eventi e cultura
Nuovo studio sull'Uomo di Altamura
Riprodotta la cavità nasale in 3D
Altamura - sabato 22 novembre 2025
10.00
Dettagli inediti sulla morfologia facciale dei Neanderthal e sul loro adattamento al clima freddo sono emersi grazie a uno studio condotto da un team composto da ricercatori italiani (Università di Perugia, dell'Università di Pisa, della Sapienza Università di Roma Roma-Sapienza) e spagnoli (IPHES e Università di Tarragona), pubblicato sui comparsa sui "Proceedings of the National Academy of Sciences USA" (PNAS). Lo studio è stato condotto sulla cavità nasale del Neanderthal di Altamura (Puglia): uno scheletro che mostra uno stato di completezza unico, nel quale le strutture morfologiche del naso sono eccezionalmente conservate.
I Neanderthal (Homo neanderthalensis) avevano una morfologia facciale unica, caratterizzata da grandi orbite, sormontate da possenti arcate, da una apertura nasale molto ampia e da una particolare forma di protrusione denominata "prognatismo medio-facciale". Il naso dei Neanderthal, in particolare, è stato a lungo oggetto di controversie per una struttura che si può dire "inattesa", in quanto contrasta con quella che solitamente si ritrova in popolazioni della nostra specie adattate a climi freddi.
Altre caratteristiche morfologiche dei Neanderthal, incluse le loro proporzioni corporee, riflettono un complessivo adattamento alle condizioni climatiche delle ultime fasi del Pleistocene in Europa, ricorrentemente molto rigide; questo fino alla loro estinzione, avvenuta circa 40.000 anni fa. In passato, alcuni ricercatori hanno spiegato questo "paradosso" identificando possibili strutture interne del naso, che sarebbero peculiari dei Neanderthal, sulla base tuttavia dell'esame di resti spesso frammentari e sempre incompleti. A causa della loro fragilità, infatti, le strutture ossee interne del naso generalmente non si conservano nei reperti archeologici e (tanto meno) paleontologici.
Questa ricerca ha permesso di esaminare per la prima volta la morfologia interna della cavità nasale di un Neanderthal, escludendo l'esistenza di tratti del naso interno specifici della specie. Inoltre, grazie alla tecnologia endoscopica utilizzata, gli autori hanno potuto creare un modello 3D del naso dello scheletro di Altamura, che fornirà una base per futuri studi volti a valutare meglio le prestazioni respiratorie dei Neanderthal.
I Neanderthal (Homo neanderthalensis) avevano una morfologia facciale unica, caratterizzata da grandi orbite, sormontate da possenti arcate, da una apertura nasale molto ampia e da una particolare forma di protrusione denominata "prognatismo medio-facciale". Il naso dei Neanderthal, in particolare, è stato a lungo oggetto di controversie per una struttura che si può dire "inattesa", in quanto contrasta con quella che solitamente si ritrova in popolazioni della nostra specie adattate a climi freddi.
Altre caratteristiche morfologiche dei Neanderthal, incluse le loro proporzioni corporee, riflettono un complessivo adattamento alle condizioni climatiche delle ultime fasi del Pleistocene in Europa, ricorrentemente molto rigide; questo fino alla loro estinzione, avvenuta circa 40.000 anni fa. In passato, alcuni ricercatori hanno spiegato questo "paradosso" identificando possibili strutture interne del naso, che sarebbero peculiari dei Neanderthal, sulla base tuttavia dell'esame di resti spesso frammentari e sempre incompleti. A causa della loro fragilità, infatti, le strutture ossee interne del naso generalmente non si conservano nei reperti archeologici e (tanto meno) paleontologici.
Questa ricerca ha permesso di esaminare per la prima volta la morfologia interna della cavità nasale di un Neanderthal, escludendo l'esistenza di tratti del naso interno specifici della specie. Inoltre, grazie alla tecnologia endoscopica utilizzata, gli autori hanno potuto creare un modello 3D del naso dello scheletro di Altamura, che fornirà una base per futuri studi volti a valutare meglio le prestazioni respiratorie dei Neanderthal.
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