No al trasferimento del mercato
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La città

Mercato, il regolamento regionale del commercio dà ragione agli ambulanti

Sbagliate le procedure comunali. Ecco le tesi di Montaruli

"L'atto comunale ovvero la Delibera di Consiglio comunale, che dispone lo spostamento o trasferimento temporaneo di un mercato in altra sede o del giorno lavorativo, contiene le motivazioni, la durata, gli adempimenti che si intendono attuare per superare le criticità alla base dello spostamento o trasferimento e il crono-programma delle attività da porre in essere ai fini del ripristino della situazione preesistente".

Questo quanto disposto dal Regolamento del Codice di commercio pubblicato lo scorso 2 marzo sul bollettino ufficiale della Regione e che ora Savino Montaruli di Unimpresa Bat utilizza a sostegno delle proprie tesi per chiedere ancora una volta che il mercato di via Manzoni resti nella sede attuale.
Secondo Montaruli: "Tutte le tesi da noi sostenute avverso il trasferimento del mercato del sabato in periferia vengono ora scritte in un regolamento della Regione Puglia in modo chiaro ed inequivocabile. E stato infatti pubblicato sul B.U.R.P. nr. del 2 marzo 2017 che definisce i criteri e procedure per la concessione dei posteggi su aree pubbliche".
Il regolamento stabilisce modalità e i tempi per un'amministrazione comunale per disporre il trasferimento del mercato. Modalità che non sarebbero state rispettate ad Altamura.
"Allorquando il Regolamento attuativo fa riferimento alla programmazione e ai provvedimenti comunali – prosegue Montaruli - esso si riferisce espressamente non già a generici Piani comunali del commercio, spesso frutto di elaborazioni sommarie ma a qualcosa di molto più complesso".

Infatti l'Art. 3 recita: La programmazione del settore si espleta nel rispetto della vigente normativa in materia di semplificazione, libertà di stabilimento e tutela della concorrenza. La programmazione comunale di settore definisce i contenuti minimi previsti della legge tenendo conto delle seguenti indicazioni: favorire e consolidare una rete distributiva che assicuri la migliore produttività del sistema e la qualità dei servizi da rendere al consumatore, valorizzando la funzione commerciale su aree pubbliche; assicurare un servizio anche nelle zone o nei quartieri più degradati; salvaguardare e riqualificare i centri storici mediante la valorizzazione delle varie forme di commercio su aree pubbliche; salvaguardare, riqualificare ed ammodernare la rete distributiva esistente dotando le aree mercatali di servizi igienici e di adeguati impianti per l'allacciamento alla rete elettrica, idrica e fognaria. E ancora salvaguardare, favorire e consolidare una rete distributiva dei prodotti a chilometro 0; salvaguardare, riqualificare e ammodernare la rete distributiva prevedendo sistemi, mezzi e procedure che assicurino la riduzione, il recupero e la differenziazione dei rifiuti e/o scarti dell'attività di vendita.

Inoltre il Comune: considera l'impatto territoriale ed ambientale delle aree mercatali e fieristiche con particolare riguardo a fattori quali la mobilità, il traffico e l'inquinamento; localizza le aree mercatali e fieristiche in modo da consentire: un facile accesso ai consumatori; sufficienti spazi di parcheggio per i mezzi degli operatori; il minimo disagio alla popolazione residente; la salvaguardia dell'attività commerciale in atto, ed in particolare quella dei mercati; un riequilibrio dei flussi di domanda in presenza di aree congestionate.

"Poiché alla luce delle disposizioni oggi vigenti – afferma il Presidente UNIBAT e Rappresentante CasAmbulanti Italia - il comune di Altamura dovrebbe dar seguito ad una lunghissima serie di adempimenti e di provvedimenti concertati, premesso che moltissimi degli elementi oggi inseriti nel Regolamento regionale erano nelle nostre approfondite conoscenze, avendole relazionate ampiamente in incontri pubblici, siamo oltremodo demoralizzati e ci sentiamo fortemente umiliati per la preventiva e preconcetta nostra esclusione dai tavoli di concertazione così come appare alquanto stucchevole il fatto che di queste riflessioni non v'è traccia alcuna in quell'unico sommario e scarno verbale di riunione del 15 novembre 2016. Non solo, non v'è neppure traccia alcuna rispetto alla nostra proposta conciliativa relativa alla perfetta coniugazione dell'esecuzione dei lavori pubblici con la permanenza, rimodulata, del mercato in via Manzoni. Considerata quindi l'evoluzione normativa che riguarda direttamente il trasferimento del mercato di Altamura; la necessità che le nostre richieste abbiano un seguito e per gli approfondimenti necessari alla luce della rimodulata fonte normativa, con la presente siamo a sollecitare le azioni richieste e consequenziali alle nostre istanze condivise e già protocollate sia all'Amministrazione comunale che all'Autorità prefettizia competente " ha concluso il rappresentante di categoria fiducioso di essere presto convocato a Palazzo di città.
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