Concita De Gregorio - foto di Vito Picerno
Concita De Gregorio - foto di Vito Picerno
Eventi e cultura

Di madre in figlia: le relazioni tra donne secondo Concita De Gregorio

Incontro di apertura del 35° Progetto lettura

Nei giorni scorsi l'incontro con la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio ha aperto la 35esima edizione del "Progetto lettura", organizzata dall'associazione Amici del libro. L'autrice ha presentato il libro "Di madre in figlia" (edizione Feltrinelli) dialogando con la dirigente scolastica del Liceo scientifico e linguistico Federico II di Svevia Sabina Piscopo. All'incontro ha partecipato anche il sindaco Vitantonio Petronella che ha omaggiato De Gregorio dello stemma della città. Gremito nella capienza il salone della scuola "Pacelli", insufficiente ad accogliere tutti i partecipanti.

Concita De Gregorio, nota al grande pubblico per le attività giornalistiche, è autrice di vari libri in cui esplora soprattutto il contemporaneo e le relazioni tra persone. Oltre a Di madre in figlia, tra le sue pubblicazioni figurano: Non lavate questo sangue (Laterza, 2001), Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto (Mondadori, 2006), Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (Mondadori, 2008), Così è la vita (Einaudi, 2011), Un giorno sull'isola (Einaudi, 2014), Mi sa che fuori è primavera (Feltrinelli, 2015), Cosa pensano le ragazze (Einaudi, 2016), Nella notte (Feltrinelli, 2019) e Lettera a una ragazza del futuro (Feltrinelli, 2021).

Nell'introduzione all'incontro, Sabina Piscopo ha raccontato il libro come un viaggio, o meglio ancora una scoperta, di quella che forse è la più complicata ed antica fra tutte le relazioni, quella più ricca di sfaccettature, di ambivalenze, di contraddizioni, il rapporto tra madre e figlia. Già il titolo lo suggerisce perché richiama una sorta di "passaggio del testimone", un qualcosa che si tramanda, e che non è solo il DNA, ma può essere anche una storia che si ripete, magari in modi diversi.

E' una storia di madri e di figlie, di madri che sono state e che sono anche figlie. Protagoniste sono la giovane Adè, la madre Angela e la nonna Marilù (madre di Angela).

De Gregorio si è soffermata sulla caratterizzazione dei personaggi, leggendo vari brani del libro (si è notata, in tal senso, anche la sua preparazione nella recitazione). Gli spunti di riflessione sono tanti, e si intrecciano nel corso di tutto il libro. Ma soprattutto due sono gli spunti principali, e li troviamo all'inizio del libro. Sono due citazioni. La prima è tratta dalla celebre canzone di John Lennon, Mother, "Mother, you had me but I never had you", Madre, tu mi hai avuto, ma io non ti ho mai avuta". L'altra è la definizione di "pharmakon", sostantivo greco dal significato ambivalente, "cura" e "veleno". Tutto può essere cura e veleno. Quello che cambia è la dose. Questo vale per la medicina, per le erbe e vale anche per l'amore.

Un romanzo a più voci, in cui le relazioni sono fatte di contrasti e di (ri)scoperte della personalità delle rispettive protagoniste.

In concomitanza con la partecipazione al progetto Lettura, Concita De Gregorio ha tenuto degli incontri anche in varie scuole di Altamura e Gravina, dialogando con docenti e studenti.
De Gregorio, Piscopo - foto di Vito PicernoPetronella, De Gregorio - foto Vito Picerno
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