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Scuola e Lavoro

Buoni educativi per l'infanzia, aumentano i fondi per le richieste delle famiglie

La Regione Puglia stanzia altri 13 milioni dopo le proteste di settembre

Dopo le proteste registrate all'inizio di questo anno educativo, con tanto di sciopero per un giorno da parte dei servizi educativi in Puglia, la giunta regionale della Puglia ha messo a disposizione altri 13 milioni di euro.

Fondi che vengono assegnati ai buoni educativi per minori da zero a tre anni, con l'ulteriore accreditamento di posti nel Catalogo dell'offerta per minori.

In un comunicato la Regione afferma:
"Gli ulteriori 13 milioni di euro stanziati - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo - consentiranno la copertura economica sia delle domande già presentate dalle famiglie nella I finestra temporale dell'Avviso per l'accesso a servizi educativi tramite buoni educativi non risultate coperte dai primi 50 milioni di euro assegnati alla misura, sia delle nuove domande che potranno essere presentate".

La piattaforma informatica dedicata alle famiglie all'interno del portale (www.studioinpuglia.regione.puglia.it/zerosei) è stata riaperta dall'11 dicembre fino alle ore 12 del 22 dicembre.

Sono quindi ad oggi disponibili nel Catalogo di offerta circa 10.500 posti che garantiranno ad altrettanti minori prestazioni di qualità e costi sostenibili per le famiglie. "Quello che abbiamo compiuto - ha commentato Leo - è un investimento pubblico da parte dell'Amministrazione regionale senza precedenti, voluto nell'ottica di dare fiducia alle famiglie e migliorarne la qualità della vita sotto tutti i profili. Sostegno alle donne lavoratrici, contrasto alla denatalità e alla povertà culturali sono i nostri principali obiettivi."

La nuova finestra temporale di presentazione delle domande di buoni educativi non poteva che essere approvata con regole analoghe a quelle già previste: è data l'opportunità ai nuclei familiari di presentare la domanda tramite un "utente facilitatore", oltre che direttamente tramite SPID e vi è sempre la possibilità di inserire i minori nati tra settembre e dicembre nelle sezioni immediatamente precedenti o successive sulla base di apposita valutazione pedagogica e previo aggiornamento del numero dei posti disponibili nella relativa sezione all'interno del Catalogo dell'offerta per minori da parte dei gestori dei servizi educativi. Inoltre, i nuclei familiari hanno la possibilità di inserire in piattaforma, quali criteri di priorità nell'accesso al servizio educativo sia la continuità pedagogica (minore già iscritto nella precedente annualità educativa nella stessa unità di offerta) sia la presenza di fratelli o sorelle frequentanti; la procedura tiene inoltre conto dell'eventuale condizione di disabilità garantendo il raddoppio della tariffa per la frequenza a tempo pieno.

L'articolazione della compartecipazione familiare avviene, come nella precedente finestra temporale, sulla base di una quota fissa e una percentuale dell'importo residuo della retta, considerando macroaree di reddito ISEE da zero a 40.000,00 euro. Con riguardo alla compartecipazione familiare per nuclei con reddito ISEE da 40.001,00 a 75.000,00 è stabilità una quota fissa mensile di € 136,40.

"L'impegno di Regione Puglia nel sostegno alla prima infanzia è confermato attraverso un investimento pubblico concreto, mirato a mettere al centro il progetto educativo per tutte le bambine e i bambini quale opportunità di crescita, di conoscenza e di socializzazione. Al contempo, la Puglia è tra le regioni più operative nella costruzione di un Sistema di educazione e istruzione realmente integrato con uno sguardo attento alla qualità dell'offerta e quindi anche al resto della vita scolastica" ha dichiarato l'assessore Leo.
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