Arresti
Arresti
Cronaca

Rifiuti, ancora condanne per nomi altamurani

Sono ex-amministratori della società Cobema, che gestiva la discarica “Tufarelle” a Canosa. La Corte d'Appello di Bari dà ragione all'accusa

Furono arrestati il 15 marzo 2006 con l'accusa di associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti, delitti contro la fede e l'incolumità pubblica. Ma il 3 marzo 2008 vennero assolti perché «il fatto non sussiste e, per due capi di imputazione, per non aver commesso il fatto». Si tratta dei tredici ex-amministratori della società Cobema, che gestiva la discarica di contrada "Tufarelle", a Canosa di Puglia: il titolare e socio di maggioranza della Tradeco Srl Carlo Dante Columella, gli amministratori Michele Columella, Lucia Paola Castoro (assolta per insufficienza di prove), Vincenzo Moramarco e Vincenzo Fiore, gli ingegneri Carmine Carella, direttore tecnico della Cobema, e il collaboratore Sebastiano Mezzapesa. Assolti anche l'amministratore Francesco Petronella, Giuseppe Calia e Raffaele Crivelli (esponente di Rifondazione comunista, al momento degli arresti candidato alla Camera), entrambi dipendenti della Cobema, Luca Limongelli, dirigente dell'Assessorato all'ambiente della Regione Puglia e responsabile dell'ufficio del Presidente della Regione-commissario delegato per l'emergenza ambientale, Francesco Luisi e Vincenzo Guerra, dirigenti del servizio rifiuti della Provincia di Bari.

L'impianto fu posto sotto sequestro. Secondo l'accusa, dal 1997 in poi sarebbero stati conferiti, nella discarica, rifiuti differenti da quelli consentiti ed in quantitativi maggiori, con conseguente profitto economico. Il sostituto procuratore di Trani Michele Ruggiero impugnò la sentenza davanti alla Corte d'Appello di Bari per otto dei tredici imputati. Lo scorso 28 febbraio, la Corte d'Appello di Bari ha dato ragione all'accusa, condannando – ma non nella forma del reato associativo - Carlo Dante Columella, Michele Columella, Lucia Paola Castoro, Vincenzo Fiore, Carmine Carella, Francesco Petronella, Giuseppe Calia e Raffaele Crivelli. Le condanne vanno da un anno e 20 giorni ad un anno e sei mesi di reclusione, con sanzioni accessorie per alcuni imputati, ma tutti beneficiano della pena sospesa.




  • Tradeco
  • Rifiuti
  • Carlo Dante Columella
Altri contenuti a tema
Rifiuti e reati ambientali, accordo con le forze dell'ordine Rifiuti e reati ambientali, accordo con le forze dell'ordine Tra Regione, Carabinieri e Guardia di finanza
Rifiuti: le informazioni utili sui centri comunali di raccolta Rifiuti: le informazioni utili sui centri comunali di raccolta Apriranno il 3 novembre. Chiuderà quello in via Ferri Rocco
Rifiuti: stabilita la data di apertura dei due CCR Rifiuti: stabilita la data di apertura dei due CCR A partire dal 3 novembre
Rifiuti sulle strade provinciali, ora si fa sul serio Rifiuti sulle strade provinciali, ora si fa sul serio Approvato accordo quadro per interventi di prevenzione di abbandoni e di rimozione
Multe con fototrappole e droni per abbandono di rifiuti. E anche bonifiche Multe con fototrappole e droni per abbandono di rifiuti. E anche bonifiche Iniziato il piano straordinario della Città metropolitana
Un piano straordinario contro l'abbandono dei rifiuti sulle strade Un piano straordinario contro l'abbandono dei rifiuti sulle strade Varato dalla Città metropolitana di Bari
Abbandono dei rifiuti, Città metropolitana corre ai ripari Abbandono dei rifiuti, Città metropolitana corre ai ripari Incontro tra i sindaci per affrontare il problema
1 Multe più salate per chi getta rifiuti dall'auto Multe più salate per chi getta rifiuti dall'auto Modificato un articolo del codice della strada
© 2001-2025 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
AltamuraLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.