Territorio
Parco dell'Alta Murgia, rinvenuti lacci per strozzare cinghiali
Una pratica illegale. L'operazione della Forestale
Altamura - venerdì 26 ottobre 2012
9.59
Sono stati rinvenuti nel Parco nazionale dell'Alta Murgia numerosi "lacci" usati per la cattura di cinghiali. Si tratta di una pratica illegale. Infatti, sono fabbricati con cavi d'acciaio di diverso diametro e hanno un cappio che permette di strozzare crudelmente i selvatici in modo silenzioso, ovviando all'uso delle armi, che invece potrebbero allertare per i rumori di sparo.
Tali rudimentali congegni sono pericolosi anche per l'uomo e per evitare ulteriori uccisioni di animali, gli agenti della Forestale hanno provveduto alla rimozione e al sequestro del materiale, informando la Procura della Repubblica di Trani. L'episodio ha riguardato nello specifico l'agro di Ruvo di Puglia che ricade nella zona 1 del Parco dell'Alta Murgia dove vige il divieto di introduzione di ogni sistema per predare i selvatici di cui (in ogni caso nell'area protetta) è vietato in modo assoluto l'abbattimento.
Tali rudimentali congegni sono pericolosi anche per l'uomo e per evitare ulteriori uccisioni di animali, gli agenti della Forestale hanno provveduto alla rimozione e al sequestro del materiale, informando la Procura della Repubblica di Trani. L'episodio ha riguardato nello specifico l'agro di Ruvo di Puglia che ricade nella zona 1 del Parco dell'Alta Murgia dove vige il divieto di introduzione di ogni sistema per predare i selvatici di cui (in ogni caso nell'area protetta) è vietato in modo assoluto l'abbattimento.