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Cronaca

Operazione Kairos, tutti i dettagli dell’inchiesta

200 militari per l’operazione antimafia tra Bari e Altamura

Un'intera notte per portare a termine la vasta operazione antimafia dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari che ha visti impegnati 200 militari impegnati.
Diciassette in tutto le persone arrestate e decine le perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga per trovare le conferme ad una inchiesta durata tre anni. Unità cinofile, metal detector, sofisticate strumentazioni e persino un Elicottero sono stati utilizzati dai Carabinieri per chiudere definitivamente il cerchio sull'agguerrito clan "Nuzzi" di Altamura. Capi ed affiliati sono stati neutralizzati da una complessa indagine che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, ha colpito mortalmente un pericoloso gruppo criminale emergente, attivo sull'area murgiana.
Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, detenzione e porto di armi, anche da guerra ed esplosivi, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione e danneggiamento.

Nel corso dell'operazione è stato eseguito anche il sequestro di due immobili per quasi mezzo milione di euro.
L'operazione - convenzionalmente denominata "Kairos" - è il frutto di un'indagine avviata nel 2014 dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Bari, sviluppata quasi esclusivamente mediante incessanti servizi di osservazione e pedinamento e per mezzo di costanti attività tecniche d'intercettazione telefonica ed ambientale, che hanno inequivocabilmente documentato l'attività criminosa dell'organizzazione criminale facente capo a Nuzzi Pietro Antonio, detto "U leng", 34enne di Altamura; il sodalizio si è dimostrato stabilmente attivo nel territorio di Altamura, con la commissione di una serie indefinita di attività delittuose, tra cui il traffico di stupefacenti, i reati contro il patrimonio (estorsioni e furti), contro la persona (omicidi e tentati omicidi), in materia di armi.
Grazie alle indagini è stato possibile sequestrare droga (circa 50 chili tra cocaina, hashish e marijuana), ordigni rudimentali da utilizzare per atti intimidatori, numerose armi, anche da guerra e centinaia di munizioni, il tutto nella disponibilità del clan;

Inoltre è stato evidenziato la sproporzione tra i redditi dichiarati ed il tenore di vita dei nuclei familiari del citato Nuzzi Pietro Antonio e di Nuzzi Angelantonio, 37enne di Altamura - capi cosca - determinando il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 2 appartamenti di Altamura, a loro in uso.
Nell'ambito dell'inchiesta, è emersa anche la figura di un Appuntato Scelto dei Carabinieri effettivo alla Compagnia di Altamura, sospeso, il quale avrebbe reso nota, ai vertici del clan, per interposta persona, l'esistenza dell'indagine in argomento, chiedendo in cambio 2000 euro. I suoi stessi colleghi lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari.
L'indagine ha infine consentito di scoprire i mandanti e gli esecutori materiali di un duplice omicidio, un omicidio e due tentati omicidi, strategici per la conquista violenta del territorio da parte della nuova compagine criminale, posti in essere ai danni di pregiudicati altamurani, allo scopo di realizzare la conquista violenta dell'area.
Si tratta, in particolare del duplice omicidio ai danni di Rocco Lagonigro, del 1978 e Vincenzo Ciccimarra, del 1971, entrambi di Altamura, avvenuto il 27 marzo 2010 ad Altamura e deciso da Nuzzi Pietro Antonio per assicurarsi il controllo del mercato degli stupefacenti.

I due vennero raggiunti nel centro cittadino dal commando omicida, di cui facevano parte Stefano Gallo, 33enne e Giuseppe Carlucci, 34enne, detto "Pippo", entrambi di Altamura, mentre erano a bordo dell'autovettura condotta dal Ciccimarra e vennero freddati con una ventina di colpi di arma da fuoco;
Il clan Nuzzi è inoltre accusato dell'omicidio di Domenico Fraccalvieri, avvenuto il 27 giugno 2011 per questioni legate agli stupefacenti. Secondo la ricostruzione degli uomini dell'Arma, la vittima venne raggiunta dal killer - individuato in Sorbo Nicola, 49enne di Mugnano di Napoli - mentre parcheggiava il suo motociclo all'interno del garage della sua abitazione e fu ferita mortalmente con numerosi colpi di arma da fuoco, tutto sotto gli occhi della sorella che si trovava per caso nel box;
L'informativa della Procura riporta anche due tentativi di omicidio in danno di Rinaldi Donato Francesco, del 1958 di Altamura, avvenuti il 30 novembre 2007 ed il 31 dicembre 2007, fatti mai denunciati dalla vittima, rea di aver tentato di acquisire la piazza di spaccio di Altamura.

In entrambe le circostanze, tra i componenti del gruppo di fuoco c'era Losurdo Nicola, 47enne di Altamura, ora collaboratore di giustizia.
L'operazione conclusa nella mattinata di giovedì ha colpito mortalmente i vertici del clan Nuzzi svelando tuttavia l'esistenza di potenti organizzazioni criminali tutt'ora attive sul territorio altamurano.
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