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Territorio

Consorzi di Bonifica, approvato in commissione il testo della riforma

Nasce un unico Consorzio e sono tanti i malumori

La IV commissione presieduta da Donato Pentassuglia ha approvato a maggioranza, con l'astensione di Area Popolare, il disegno di legge sul "Riordino dei Consorzi di bonifica commissariati", licenziando la seconda parte del provvedimento, dopo l'approvazione dei primi cinque articoli nella settimana scorsa.
La normativa punta a garantire la gestione unitaria della risorsa idrica in Puglia per fini irrigui, agricoli e potabili rurali. A tal fine è prevista la soppressione dei consorzi Arneo, Ugenti Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d'Apulia. I relativi comprensori verranno gestiti dal "Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia" che assumerà le relative funzioni e il personale e che si affiancherà ai due Consorzi di Capitanata che rimangono operativi. Per il ripiano della massa debitoria pregressa viene istituito un fondo della Regione Puglia destinato esclusivamente al soddisfacimento dei creditori che accetteranno le condizioni transattive previste dalla legge. Il commissario straordinario unico provvederà a individuare l'eventuale personale in esubero rispetto alle dotazioni organiche dei consorzi soppressi, dopo aver sentito le organizzazioni sindacali e aver fissato i criteri.

Il "Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia" sarà articolato in due sezioni: "Irrigazione ed acquedotti rurali" e "Bonifica". La prima, a far data dell'1 dicembre 2018, cesserà le sue funzioni e transiterà, unitamente al relativo personale, in Acquedotto Pugliese. Entro due mesi dal provvedimento della Giunta regionale che sancirà l'operatività del Consorzio, il commissario straordinario unico dovrà predisporre un piano biennale di riequilibrio finalizzato al raggiungimento del pareggio di bilancio, al netto dei contributi regionali, attraverso la riduzione dei costi di gestione e l'adeguamento di tariffe e tributi consortili.
Il ddl prevede anche un contributo straordinario per l'anno corrente a favore dei consorzi commissariati di 14,5 milioni, che dovrà consentire anche il pagamento degli emolumenti ai dipendenti a tempo indeterminato e determinato.
L'assessore all'Agricoltura Leo Di Gioia ha preannunciato che il finanziamento in questione sarà inserito, per accelerare i tempi, nel ddl di variazione al bilancio corrente della Regione che il Consiglio regionale esaminerà nella seduta di domani. Di riflesso sarà modificato il disegno di legge odierno sui consorzi dalla Commissione Bilancio, dove transiterà prima di passare all'esame dell'assemblea legislativa.
La commissione ha approvato anche un emendamento presentato da Nino Marmo (FI) di soppressione dell'art. 7 i cui contenuti, riferiti a una valorizzazione dei pozzi privati, saranno rimandati ad uno specifico ddl.

Il testo tuttavia ha lasciato dietro di se numerose polemiche e molti giudizi contrastanti. A cominciare dalla presa di posizione di coldiretti Puglia secondo cui: "Affidare la gestione dell'acqua in agricoltura ad una società pubblica, oltre ad essere un atto discutibile in termini di legittimità costituzionale, comporterebbe onerose conseguenze di carattere fiscale, considerato che a differenza dei consorzi di bonifica, l'AQP non beneficia dell'esenzione dal regime IVA che ricadrebbe sull'incolpevole platea dei contribuenti".
Il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele esprime "I contribuenti hanno pagato a caro prezzo la lunga gestione commissariale dei 4 Consorzi di bonifica commissariati, in termini di danni alle strutture e alle campagne per mancata manutenzione e pulizia, a causa di opere di bonifica mai realizzate e assenza di tutela idrogeologica e presidio idraulico".
Contrario anche il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli secondo cui la riforma risulta "Pasticciata e confusa, che stravolge completamente l'impianto precedente del testo. Il nuovo disegno di legge sui Consorzi di Bonifica tutto fa tranne che riformare sul serio, in un'ottica di efficienza ed economicità".

Contrari anche il gruppo dei Conservatori e riformisti che si scagliano contro il governo regionale: "La Giunta Emiliano non ha nessuna intenzione di approvare una nuova riforma che metta i Consorzi di Bonifica nelle condizioni di operare. Quella approvata oggi in Commissione Agricoltura, con il nostro voto contrario, è una proposta di legge che non solo non risolve, ma complica! Un provvedimento pasticciato e confuso che creerà ulteriori problemi di gestione a quell'unico Consorzio che nascerà dalla fusione dei quattro commissariati. Mentre l'Arif continuerà a svolgere le stesse mansioni attuali e l'Acquedotto è quell'attore che sul palcoscenico può essere protagonista o comparsa, ma anche sedersi fra il pubblico solo per applaudire".
Unica nota positiva arriva dal consigliere Enzo Colonna per cui la riforma pur presentando "inevitabili limiti e generare prevedibili malumori" ha "almeno il pregio di rappresentare un punto fermo che chiude con il passato e apre una nuova stagione per i Consorzi".
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