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Real Altamura, intervista al co-direttore

Franco Ninivaggi: «vogliamo riportare in auge i colori biancorossi»

Mancano solo pochi giorni al debutto in campionato per Il Real Altamura, che domenica affronterà il Santeramo. La società altamurana, dopo la sfortunata stagione passata, constata la retrocessione dall'Eccellenza. In estate ha compiuto una vera e propria rivoluzione, che ha portato all'ingresso nel direttivo di nuove figure imprenditoriali altamurane, decise, insieme allo storico presidente Luigi Lorusso, a rinverdire i fasti del passato del calcio altamurano.

Il progetto pluriennale messo in piedi dalla nuova dirigenza, mira a riconquistare immediatamente l'Eccellenza, ed ha come obiettivo primario quello di valorizzare i giovani talenti altamurani. Per questo è stato siglato un accordo con un'atra società altamurana, l'Avanti, attiva da molti anni nelle categorie giovanili. Tra i principali artefici di questo progetto, che sembra aver ridestato l'interesse degli sportivi altamurani, ci sono i due direttori generali della società biancorossa, Giuseppe Barracchia e Franco Ninivaggi, e proprio con quest'ultimo cercheremo di analizzare nel dettaglio la stagione che sta per iniziare.

Allora Sig. Ninivaggi, partiamo dall'inizio: cosa ha spinto lei e gli altri suoi colleghi ad intraprendere questa nuova avventura?
"Innanzitutto tanta passione sportiva e poi la voglia di riportare ad Altamura il calcio giocato ad un livello più consono alle aspettative della città, affidandoci ai fatti e non solo alla sterile propaganda".

Il primo atto ufficiale del nuovo corso è stato quello di chiamare alla guida della squadra mister Domenico Caricola. Quali le motivazioni tecniche di questa scelta?
"Avevo sentito parlare benissimo di mister Caricola anche se non lo conoscevo di persona. Comunque, già dal primo incontro che abbiamo avuto mi ha colpito, prima ancora del tecnico, la persona. Tanto poi per il tecnico parlano i fatti".

Siete stati protagonisti di una campagna acquisti importante. Questo lascia presagire che il vostro sarà un campionato di vertice. D'altronde non vi siete mai nascosti.
"È quello che ci auguriamo e per il quale abbiamo attrezzato la squadra. Insieme agli altri soci non abbiamo lesinato alcuno sforzo e ne siamo fieri. Ora la speranza è quella di riportare allo stadio tanta gente, tanti amici, vogliosi di rivedere in auge i colori biancorossi".

Tra pochi giorni parte il campionato. Domenica affrontate il Santeramo. Che partita vi aspettate? Quali sono le squadre che vi contenderanno la vittoria finale?
"Quella contro il Santeramo è sempre una partita particolare, quasi un derby vista la vicinanza tra le nostre città. Innanzitutto ci aspettiamo subito una bella prestazione, meglio se coronata da una vittoria. Per quanto riguarda invece il campionato la situazione è abbastanza complessa. Cercherò di essere sintetico e spiegarvi come la penso. A causa dei ripescaggi e del caos che regna nel calcio italiano a tutti i livelli, molte squadre di categorie superiori sono scese ripartendo dalla promozione, vedi il Bitonto, altre squadre importanti già vi erano, vedi Mola e Corato e quindi il livello dovrebbe essere abbastanza alto. Noi, però, dobbiamo pensare solo a noi stessi e a fare bene, alla fine tireremo le somme e vi assicuro che, se ognuno farà la propria parte, ci saranno belle soddisfazioni".

Il calcio altamurano viene da un anno molto negativo. Che situazione, sempre a livello sportivo, avete trovato ad Altamura. Come hanno risposto al vostro progetto le istituzioni, gli imprenditori locali e il pubblico?
"Abbiamo trovato una situazione di grande caos tra gli addetti ai lavori. Le istituzioni non le abbiamo neanche interpellate, volevamo costruire qualcosa di nostro, assumendocene tutte le responsabilità, poi, a risultati acquisiti, le tireremo in ballo e capiremo quanto saranno disponibili. Gli imprenditori sono molto scettici, ma allo stesso tempo molto curiosi. Facendo le cose fatte per bene, contiamo di avvicinarli, prima come amici e poi come imprenditori. Il pubblico è altrettanto scettico e altrettanto curioso. I tifosi vogliono bene alla maglia biancorossa, ma da questa e da chi l'ha gestita negli ultimi anni, si sentono, probabilmente a ragione, traditi. La nostra sfida è quella di farli ricredere riportandoli allo stadio a tifare per la squadra cittadina e soprattutto per darci un sostegno in quest'impresa che viviamo, da un alto con grandissimo entusiasmo, da l'altro con mille difficoltà".

Con questa speranza si chiude la nostra chiacchierata con Franco Ninivaggi. Ricordiamo infine che la partita, valida per la prima giornata del campionato di Promozione Pugliese, tra Real Altamura e Santeramo avrà inizio alle ore 15,30. La società ha annunciato che l'ingresso allo stadio "D'Angelo" sarà libero, almeno per le prime giornate di campionato.


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