don Mimmo Laddaga
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Cronaca

Torna in libertà don Mimmo Laddaga

Il Gip revoca gli arresti domiciliari. Monsignor Paciello: "Mai dubitato della sua onestà".

Lo ha deciso il Giudice per le indagini preliminari, Giovanni Abbattista, sciogliendo la riserva assunta in coda all'interrogatorio di garanzia svoltosi lunedì scorso. In quell'occasione, assistito dall'avvocato Vito Mormando, il sacerdote gravinese aveva accettato di rispondere alle domande dei magistrati, mostrando un atteggiamento collaborativo con l'intento, fanno sapere i suoi collaboratori, "di contribuire a far piena luce sulla vicenda". Ovvero gli aspetti dell'inchiesta che vedono l'ex reggente dell'ospedale Miulli (ruolo ricoperto fino al momento dell'arresto, risalente al 20 settembre) accusato di truffa ai danni della Regione.

Nelle indagini, affidate alla Guardia di Finanza, sono coinvolte altre 8 persone tra imprenditori ed impiegati dell'ente ecclesiastico, finiti sotto la lente degli investigatori per un giro di rimborsi richiesti per l'acquisto di macchinari, alimenti e medicinali, oltre che per i lavori di manutenzione eseguiti da due ditte edili di Acquaviva, per opere realizzate a prezzi ritenuti esorbitanti. Questioni sulle quali don Laddaga avrebbe dato spiegazioni utili a convincere il pm titolare delle indagini, il sostituto procuratore Renato Nitti, ottenendone il placet alla revoca della misura custodiale, infine disposta dal Gip. "I giudici - commenta il vescovo, monsignor Mario Paciello, nella sua veste di governatore del Miulli - hanno preso atto, per un verso, che talune irregolarità erano ascrivibili a mero errore contabile, e dall'altro che don Mimmo Laddaga non si è mai appropriato di alcuna somma di denaro". Aggiunge il Presule: "Personalmente non avevo mai dubitato della correttezza, della competenza e della onestà del mio delegato, nei confronti del quale restano immutati il mio affetto personale e la mia stima unitamente a quella della Diocesi intera". Quindi, un pensiero alla magistratura: "Intendo dare atto ai giudici dell'impegno e della velocità con la quale hanno verificato tutte le dichiarazioni di don Mimmo Laddaga; così come esprimo ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con il professor Mormando nella difesa e nella pronta liberazione del mio delegato". Chiosa monsignor Paciello: "Continuerò a guidare personalmente il Miulli, cercando di continuare nell'opera di miglioramento organizzativo già iniziata dal mio delegato e seguendo direttamente anche le fasi successive del procedimento penale". Che don Mimmo Laddaga, descritto come "sereno e rinfrancato", affronterà ora da uomo libero.
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