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Viabilità Ospedale: dal 5 maggio arrivano gli autobus Stp

Ritardi per la costruzione delle rotatorie. Schittulli spiega le ragioni

La prima notizia è che da lunedì 5 maggio presso l'ospedale della Murgia sarà istituita una fermata degli autobus della Stp. In attesa che Asl, Provincia e Fal trovino l'accordo per realizzare, o meglio ripristinare, una stazione ferroviaria nei pressi del nuovo nosocomio.
La conferma arriva direttamente dall'assessore alla viabilità della Provincia di Bari, Giovanni Leonardi, che dopo aver giustificato il ritardo nell'attivazione delle corse per mancanza di tutte le autorizzazioni da parte della società di trasporti, anticipa che a breve, oltre alle corse già in calendario a cui è stata inserita la fermata presso l'ospedale, a breve entreranno in funzione altre sei corse, tre in partenza da Gravina e tre da Santeramo alle ore 7, 14 e 21. "La Provincia di Bari sta provvedendo anche a coprire i costi maggiori che ne deriveranno, attraverso parte del contributo devoluto dalla Regione Puglia per gli adeguamenti Istat non effettuati negli anni passati" conclude l'assessore.
Sull'altro fronte, quello della viabilità, è proprio il presidente Francesco Schittulli che spiega il perché dei ritardi nell'attuazione del progetto per la realizzazione delle tre rotatorie di collegamento tra la provinciale e la statale 96, puntando il dito dritto contro la burocrazia italiana.

"Ma è mai possibile che nel Terzo Millenio per realizzare meno di due chilometri si debbano interpellare una decina di enti che devono rilasciare pareri, varianti, firmare accordi di programma caso per caso. Ma soprattutto è mai possibile che si debbano avere cinque vincoli da rispettare? E' chiaro – prosegue il presidente- che l'ambiente va preservato a 360 gradi, ma una semplificazione che porti ad avere un unico parere e un unico 'controllore' permetterebbe anche alle Pubbliche Amministrazioni di servire meglio e prima i propri cittadini, favorendo lo sviluppo e la crescita del territorio".

Un percorso, quello poi descritto dal dirigente dell'ufficio tecnico provinciale Aldo Lastella, lungo e tortuoso. Iniziato nel 2010 con la redazione del progetto preliminare predisposto dagli uffici provinciali per un importo totale di 3 milioni e 300mila euro, di cui 300.000 messi a disposizione dal Comune di Gravina; 260.000 dalla Asl Bari e il restante in quota Provincia con finanziamenti derivanti dalla Regione. Nel 2011 il progetto viene ammesso a finanziamento e comincia l'iter burocratico che deve fare i conti con ben 5 vincoli. Il primo, quello archeologico imposto dall'ufficio Parco Tratturi che ha chiesto l'esecuzione di saggi per gli eventuali ritrovamenti in prossimità della strada provinciale Tarantina; paesaggistico per cui è stato necessario richiedere la deroga al PUTT; ambientale: per cui sono state avviate le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) perché l'intera area ricade in zona Sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale; idraulico visto che in prossimità della rotatoria da realizzare è presente un importante impluvio per il quale è stata realizzato un intervento in cemento armato per il corretto deflusso delle acque meteoriche; infine è stato necessario uno studio del sottosuolo che ha evidenziato la presenza di un terreno con ridotte capacità portanti perciò è stato implementato il progetto inserendo altre opere.

Infine, completate le procedute e ottenute tutte le autorizzazioni, a gennaio 2014 il progetto è stato inviato ai due comuni di competenza, Gravina e Altamura, e sono state avviate le pratiche di esproprio dei terreni.
Al momento mancano ancora all'appello la firma dell'accordo di programma con il Comune di Gravina per il co-finanziamento di 300.000 euro e l'acquisizione della VIA visto che il parere negativo emesso della sovrintendenza per i beni ambientali ha reso necessaria un'ulteriore modifica del progetto.

"Il caso della viabilità dell'ospedale della Murgia – conclude Schittulli – dovrebbe essere preso come esempio negativo di come la burocrazia sia in grado di scontentare tutti e fornire agli occhi dell'opinione pubblica l'dea che nel pubblico non funzioni nulla, specie quanto non c'è interlocuzione ed intesa tra Regione, Provincia e Comune".
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