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La città

Striscione davanti al centro per immigrati, intervista al portavoce di Forza Nuova Altamura

Perché quella protesta?. «Il problema non sono gli immigrati in sé per sé»

Ha fatto molto discutere la notizia riguardante l'apposizione di uno striscione a firma di Forza Nuova davanti al centro interculturale e sportello socio-sanitario per gli immigrati, riaperto al pubblico pochi giorni fa. Dopo la pubblicazione dell'opinione di chi ha condannato il gesto, la redazione ha ritenuto opportuno ascoltare anche le ragioni di chi lo ha compiuto. Abbiamo intervistato il portavoce di Forza Nuova Altamura Pasquale Lorusso.

Nella notte fra il 22 ed il 23 luglio, davanti al centro interculturale e sportello per l'integrazione socio-sanitaria degli immigrati, da poco riaperto, è stato apposto uno striscione con su scritto "INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA AGL'ITALIANI". Una protesta contro che cosa nello specifico?

Contro la strana tendenza della politica italiana e non solo, di quei salottini borghesi radical-chic, quelli della nuova intellighenzia del centro-sinistra, o peggio, della sinistra estrema, che sembrano ormai aver capito alla perfezione come racimolare voti qua e là. Il problema, se non dovesse essere chiaro, non sono gli immigrati in sé per sé. Il problema è la circostanza che si sta creando attorno agli immigrati. Una circostanza politica e ideologica propagandata da persone che non vivono la strada, che non conoscono i problemi reali della gente, delle persone comuni, che non hanno bisogno di essere "straniere" per essere povere. Ci sono tanti cittadini italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, se ne stimano 5 milioni in Italia, e tantissimi altri che si sono visti privare del proprio posto di lavoro perché magari qualche straniero accettava un posto di lavoro con un compenso decisamente inferiore. Torniamo a ribadire con forza che se non ci sono posti di lavoro non si può ospitare proprio nessuno. Perché non ci sono lavori umili che gli italiani non vogliono fare, ci sono semplicemente lavori che vengono mal retribuiti e sarebbe inaccettabile fare.

Quali sono le ragioni che vi hanno spinto ad attuare questa protesta?

Lo striscione, con tanto di errore grammaticale - per sottolinearne ancor più il messaggio - aveva come scopo proprio questo, risvegliare le coscienze assopite di una cittadinanza, si spera, ancora dinamica, ancora reattiva, per quanto inerte. Fomentare il fenomeno dell'immigrazione, stanziando addirittura delle risorse, significa gettare benzina sul fuoco, significa incentivare una guerra fra poveri. Se questa gente trovasse dei posti di lavoro, probabilmente non avrebbe necessità di rubare o di dedicarsi ad attività illecite. L'integrazione non c'entra nulla, ci si integra se ci si vuole integrare. E questo almeno per ora, con l'attuale situazione economica, è impossibile. Forza Nuova si chiede se questo spirito alla fate bene fratelli non sia più un motivo di propaganda ideologica volta a risvegliare i sentimenti più pietosi e melensi della cittadinanza che un sano spirito di unione e comunione che si concretizzerebbe, seriamente, nell'ospitare queste persone nelle proprie abitazioni o nel manifestare, per esempio, la proprio indignazione contro il vertice FAO che ha visto delle promesse di denaro esorbitanti, ovviamente inadempiute dai paesi europei.

Quali sono le vostre richieste? Le vostre proposte?
La richiesta è netta. La classe politica riscopra le ragioni della politica stessa, che sono le ragioni del rispetto del territorio e della cittadinanza, la tutela degli indigenti e di chi ha sofferto in prima linea questa crisi. E' giunta l'ora di mettere da parte la retorica roboante e di pensare concretamente di cosa necessita il cittadino. Andiamo per le strade armati di carta e penna e chiediamo ai cittadini cosa vogliono. Gradirei sapere a quanti di loro potrebbe interessare un centro di "integrazione socio-culturale" se non ci sono neanche le basi per una concreta integrazione! E come potrebbe esserci?! Le differenze sono troppo marcate, si può convivere, essere tolleranti, ma chi fra quelli che ha criticato il nostro gesto riuscirebbe a vivere in un qualche paese islamico, per esempio? Credo proprio nessuno. Allo stesso modo è molto difficile per persone che vivono in una cultura completamente diversa dalla nostra integrarsi, specialmente se costretti alla delinquenza da contingenze socio-economiche.

In un vostro comunicato c'è scritto "che i camerati altamurani fanno sapere ancora che la protesta non si ferma e che saranno protagonisti di altre azioni". Quali sono le iniziative che metterete in atto ad Altamura per protestare?

Le azioni sono quelle nel più perfetto stile forzanovista. Striscioni, banchetti informativi, volantinaggi ed una intensa attività di social networking. Tutti devono aprire gli occhi. Solo la Verità ci rende veramente liberi.

Avete intenzione di incontrare il sindaco Mario Stacca, come affermato in una vostra nota? Quando? Cosa chiederete?
Certo. Siamo disponibilissimi al dialogo. Come lo siamo sempre stati. Si è voluto far credere il contrario, ma continueremo con forza a manifestare il nostro dissenso, nel pieno rispetto dei diritti di chiunque, straniero o non. Torno a ripetere, i problemi vengono a galla prima o poi.

Quando è nata Forza Nuova ad Altamura? Quanti membri conta in questa città?
Il nucleo di Altamura è nato circa 10 anni fa e si è subito distinto per un certo attivismo e per una vasta fascia di simpatizzanti. Pur ostracizzati da numerose forze politiche e non solo, Forza Nuova ha dimostrato la sua implacabilità nell'agire con risolutezza quando c'era qualcosa che non andava. E speriamo di continuare su questa strada. Sempre.
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