organizzatori Expomurgia
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Territorio

Expomurgia, la parola agli organizzatori

Intervista a Donato Popolizio, Mariella Tufanelli e Nicola Caggiano

La parola agli organizzatori che per l'undicesimo anno consecutivo propongono l'evento fieristico Expomurgia, ad Altamura dal 29 maggio al 2 giugno. Deus ex machina è Donato Popolizio responsabile della "Piesse Management", in sinergia con Mariella Tufarelli, responsabile marketing, e con Nicola Caggiano della Confesercenti di Altamura. Insieme offrono un tracciato della manifestazione fieristica svelando le novità, i programmi e i retroscena della pianificazione a partire dal cambio della location dove sarà allestita la campionaria poiché per l'edizione 2014 "si torna al campo D'Angelo" che ha ospitato la fiera Expomurgia nei suoi primi anni.
"Eviteremo – spiega Popolizio - la presenza di polvere con cui abbiamo dovuto fare i conti nelle edizioni precedenti all'interno del campo "Cagnazzi", dove a breve inizieranno dei lavori. Ad ogni modo, il campo "D'Angelo" è la location che meglio si presta agli allestimenti fieristici avendo anche un'area parcheggio. Quella di questo anno è una scommessa, poiché passiamo da un luogo centralissimo, ad una struttura delocalizzata dal centro dove i visitatori devono recarsi appositamente".
Tufarelli, quali gli eventi in programma che si terranno durante la fiera?
In calendario ci sono numerosi eventi. Tra i tanti menziono il "festival dei giardini", giunto alla sua seconda edizione, ricco di novità e progressi. Basti pensare che in giuria ci saranno degli architetti esperti in tutela e valorizzazione del paesaggio. Avremo, inoltre, la prima edizione della "Lotteria dei fiori" durante la quale saranno messe in palio delle piante. Ogni azienda che partecipa al festival ha messo a disposizione cinque premi, pertanto saranno venticinque i premi da ritirare. Basta acquistare un biglietto ad un costo di 2,50 euro. L'estrazione non avverrà in fiera, ma il 26 giugno in occasione di un saggio che si svolgerà presso il Teatro Mercadante.
Perché un cittadino di paesi limitrofi dovrebbe scegliere di visitare la fiera di Altamura?
Innanzitutto perché incuriosito dai manifesti che abbiamo diffuso e dalla comunicazione. Uno speciale Expomurgia sarà distribuito in 50mila copie in quattro città: Altamura, Gravina, Santeramo e Matera. E in più abbiamo diverse occasioni di incontro, di confronto, sagre, convegni. Molte sono le aziende che si propongono e che puntano alla comunicazione one to one.
Expomurgia però non rappresenta solo le aziende altamurane. Da quali altri paesi provengono gli espositori?
Restando in Puglia alcuni arrivano oltre che dai paesi a noi immediatamente vicini come Acquaviva, altri arrivano dal Salento ma l'edizione 2014 registra anche la presenza di espositori lucani e calabresi.
Tornando all'organizzazione della campionaria, quali sono le difficoltà che si incontrano lungo tutto il percorso che va dal progetto sino al taglio del nastro?
Il periodo di crisi pone un freno alle aziende che pesano e valutano ogni singolo dettaglio, tra costi e ricavi, prima di scegliere di partecipare ad una fiera. Ma il bilancio delle opportunità alla fine convince.

Caggiano, quale l'apporto che il nostro sistema territoriale può dare alla crescita della città?
La risposta si può sintetizzare in tre punti: il turismo per il rilancio dell'economia murgiana, il cibo come attrazione del nuovo turismo e l'Expomurgia come strumento di marketing territoriale.
Vuole spiegarci nello specifico?
Il turismo, da solo, non potrà restituire a questo territorio la dinamicità imprenditoriale e produttiva che gli è mancata. Occorre rivitalizzare i settori economici fondamentali che hanno fatto la storia economica e imprenditoriale della Murgia: la cerealicoltura di qualità, l'allevamento di razze autoctone, la trasformazione dei prodotti agricoli, la produzione, la tutela e la valorizzazione del pane dop e dei prodotti da forno, la piccola industria della meccanica, la manifattura del mobile, l'edilizia del recupero e del restauro, la creatività artigiana, il commercio di vicinato, i servizi alle imprese. Diventa decisiva una forte identità dei prodotti, da ricercarsi nella storia e nella tradizione. Si viene, infatti, a creare un nuovo turismo che ha la sua ragione primaria nella ricerca, nell'acquisto e nel consumo sul posto dei prodotti tipici. Sino ad oggi il consumo dei nostri prodotti tipici ha avuto una preferenza accidentale da parte di un turismo di passaggio, o spinto qui da altre motivazioni. Era, insomma, un corollario ad altre finalità tradizionali degli scarsi movimenti turistici. La novità del nuovo turismo è data dal fatto che un numero crescente di persone si muove, oggi, in funzione del cibo.
E qui, si inserisce la fiera Expomurgia.

Esatto. È indubbio che le fiere, i saloni, le rassegne e le sagre svolgono una funzione rilevante come strumenti di marketing e di comunicazione, non solo a livello di impresa ma anche a livello dei territori. Poche imprese locali hanno strumenti di comunicazione appropriati al loro interno, poche partecipano a fiere nazionali e, ancora pochissime a quelle internazionali che, tuttavia, bisogna sempre più incentivare e sostenere. E' un appello – di cui ci facciamo portavoce - che le istituzioni devono raccogliere. Per le piccole imprese, quindi, la Fiera EXPOMURGIA che la Confesercenti propone, è il primo piccolo strumento di comunicazione all'interno di un progetto di marketing territoriale che deve essere promosso e sostenuto dai Comuni, dagli enti ed istituzioni, da tutte le associazioni imprenditoriali, sindacali e culturali e dall'intera comunità murgiana.
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