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Territorio

Edilizia, importanti novità dalla Regione

Via libera al recupero dei sottotetti e l'agibilità diventa fai da te

Sono state illustrate dall'assessore all'Assetto del Territorio della Regione Puglia, Angela Barbanente, le novità introdotte dalla Regione Puglia in materia di edilizia. Prima fra tutte la possibilità di utilizzare un procedimento alternativo alla procedura di richiesta di agibilità̀, ossia una dichiarazione del direttore dei lavori o di un professionista abilitato che attesta la conformità̀ dell'opera al progetto presentato e la sua agibilità̀.

"La legge - spiega l'assessore in una nota - prevede che le attestazioni siano soggette a controlli a campione, nella misura minima del 20%, previa selezione mensile mediante sorteggio"
L'assessore Barbanente si è impegnata con il Consiglio a convocare l'Associazione dei Comuni (Anci) per condividere forme di divulgazione dell'innovazione normativa presso gli uffici tecnici, agevolando così la corretta e uniforme applicazione della legge nei comuni della Regione e garantire certezza delle procedure.
"Partendo dalla legge nazionale in materia di semplificazione e dal testo unico sull'edilizia - ha spiegato Fabiano Amati, uno dei promotori della legge - e fidandoci dei cittadini, abbiamo fatto un grosso passo in avanti in materia di certificazione di agibilità, che sostanzialmente può essere auto dichiarata, e abbiamo snellito ulteriormente la gestione di eventuali controlli, che vengono demandati interamente ai singoli comuni, senza assoggettarli a periodi e percentuali".

Nella stessa seduta, il Consiglio regionale ha dato il via libera alla legge per il recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati e di aree pubbliche non autorizzate. La legge consentirà di destinare ad abitazione i sottotetti, anche condominiali, purché soddisfino i criteri di funzionalità urbanistica e ambientale indicati dai Comuni, contenendo il consumo di nuovo territorio.
L'autorizzazione viene concessa a condizione che non vi sia aumento di volume rispetto a quanto previsto dagli strumenti urbanistici vigenti e che siano rispettati la permanenza di spazi pubblici per attività collettive, parcheggi, verde pubblico e le norme vigenti in materia di igiene, sicurezza, accessibilità e risparmio energetico. Sono ammessi al recupero abitativo i sottotetti esistenti al 30 giugno 2013, compresi quelli degli edifici condominiali, purché realizzati successivamente alla data di entrata in vigore della nuova legge.
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