Raccolta firme
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Politica

Altamura, IDV organizza una campagna referendaria

I tre Referendum riguardano "l'acqua pubblica, l'energia nucleare e il legittimo impedimento". Allestiti banchetti indiverse piazze cittadine

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato dell'Italia dei Valori (Altamura) relativo alla raccolta firme in favore di tre diversi quesiti referendari.

Dal primo maggio, il partito dell' ex magistrato di mani pulite Antonio Di Pietro ha dato avvio, anche ad Altamura, alla campagna referendaria per l'indizione di tre Referendum. Un impegno forte, una battaglia di civiltà e democrazia per impedire il ritorno dell'energia nucleare, per affermare che l'acqua deve rimanere pubblica e per porre un argine al legittimo impedimento. Pochi temerari, quattro gatti, a volte anche di meno, per usare la terminologia della stampa locale, per cercare di spiegare alla popolazione altamurana che una firma può cambiare il nostro futuro. In sintesi i temi trattati dai quesiti referendari che l'IDV ha proposto agli italiani.

Acqua pubblica: L'obiettivo del quesito referendario sull'acqua di Italia dei Valori è quello di cancellare alcune disposizioni che, tra il 2008 e il 2009, l'attuale governo Berlusconi ha introdotto minando alla base la gestione pubblica delle risorse idriche. Innanzitutto, semplicemente eliminando le parole "nonché in materia di acqua" (dall'articolo 23-bis della legge 133/2008), si elimina il pericoloso collegamento tra risorse idriche e "servizi pubblici di rilevanza economica" (come i trasporti, i rifiuti o il gas). Perché "pericoloso"? Perché per questa categoria, il governo prevede dal 2012 il passaggio obbligatorio alla gestione dei privati o in alternativa che almeno il 40% delle società di gestione venga ceduto ad essi tramite gara

Energia Nucleare: Insicurezza energetica
Il nucleare sicuro non esiste, probabilmente non esisterà mai. Tutte le nazioni che hanno scelto di produrre energia nucleare hanno esposto i loro cittadini (e non solo) a rischi gravissimi, hanno inquinato le falde acquifere e hanno prodotto milioni di tonnellate di scorie radioattive che ancora oggi nessuno sa come smaltire. Il numero di "casi a rischio" nella gestione delle centrali è pericolosamente alto. Per citarne due molto recenti: Giappone 1999, tre operai morti e centinaia di persone contaminate; o ancora Fleurus, Belgio 2006, fuga di materiale radioattivo, altissimo il livello di allerta per i civili. E quando si tratta di nucleare, gli "intoppi" tecnici non sono mai da prendere alla leggera. Tuttavia sembra che il governo italiano e le lobby energetiche abbiano scarsa memoria in materia di incidenti nucleari. Infatti Berlusconi ha lanciato il suo spot di "disinformazione" sulla sicurezza e l'efficienza del nucleare proprio il giorno dell'anniversario del disastro di Černobyl'. Il che, oltre ad essere paradossale, è anche disarmante.

Legittimo impedimento: Secondo voi è possibile che in un processo per corruzione venga condannato il corrotto e non il corruttore? Certamente si, se ti chiami Berlusconi e vivi nell'Italia del legittimo impedimento. E' esattamente il caso dell' avvocato inglese David Mills: riconosciuto colpevole dai giudici italiani per aver intascato 600mila dollari in cambio di una falsa testimonianza a vantaggio del presidente del Consiglio, non ha poi scontato la pena solo perché il reato è caduto in prescrizione. Ma per Berlusconi il processo è fermo, in attesa che il legittimo impedimento del premier smetta di essere legittimo. Ma non è tutto. A carico di Berlusconi c'è anche l'accusa di aver gonfiato i prezzi dei diritti tv Mediaset, per costruire un fondo nero segreto. Tuttavia non sarà processato, grazie alla sua legge "ad personam": una leggina, di pochi commi, che sancisce la fine dell'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, che stabilisce il disequilibrio tra i poteri, con la magistratura impotente nei confronti dell'esecutivo. Per diciotto mesi il presidente Berlusconi può dormire sonni tranquilli: al momento i suoi processi sono bloccati, ma prima che scada il termine per il ddl il suo governo deve riuscire a cambiare la Costituzione. Il lodo Alfano bis, da approvare con modifica costituzionale, è già pronto. Per approvarlo serve però la maggioranza allargata del Parlamento, impresa difficile in questo tempo di divisioni interne. Saranno 18 mesi al fotofinish per Berlusconi: se il lodo Alfano bis tarderà ad arrivare, resterà quest'anno e mezzo di legittimo impedimento a tutela dei suoi processi. A meno che il referendum non elimini prima il problema.

Il nostro banchetto di raccolta firme sarà presente ogni sabato mattina nei pressi del mercato settimanale in Via Manzoni. Ogni sabato ore 18-20 Piazza Repubblica/Piazza Duomo. Ogni domenica 10.00-13.00 e 18.00-20.00 nelle medesime piazze. Munitevi di un documento. Grazie.


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