Michele Caramella
Michele Caramella
La città

Vince il secondo premio del concorso di architettura "WalkUp", intervista a Michele Caramella

Il giovane altamurano presenta un progetto di riqualificazione dell'ex mattatoio di Pisticci. «Valorizzare alcune zone di Altamura non per i turisti, ma per gli stessi cittadini»

Si chiama Michele Caramella ed è un giovane architetto altamurano. Ha 28 anni e nel suo curriculum un secondo posto al concorso di idee d'architettura "WalkUp 2011", promosso dall'Avis "Mariano Pugliese" di Pisticci (Mt). Diplomatosi presso l'istituto tecnico per geometri "P. L. Nervi", ha conseguito la laurea all'università "La Sapienza" di Roma. «La facoltà di Architettura è affascinante perché si lavora in gruppo», afferma con l'entusiasmo di chi affronta un'esperienza per la prima volta. Ma di esperienze, Michele, ne ha già fatte tante. A partire dall'Erasmus in Spagna e da qualche lavoro nella Capitale. Poi la decisione di tornare ad Altamura, la sua città natale, e di impegnarsi come tecnico nell'impresa di costruzioni di famiglia. «Una bella avventura anche questa - spiega - perché faccio esperienza di cantiere ed anche perché mi permette di concretizzare ciò che ho imparato». Ma «Altamura non offre molte opportunità di lavoro. É bello immaginare di poter fare qualcosa per il proprio territorio». Quali zone della città bisognerebbe riqualificare? Secondo il giovane architetto, il «centro storico andrebbe rifatto interamente per attrarre investimenti e turismo. Renderlo un po' più vivo, anche se, rispetto ad altri centri storici pugliesi, è abbastanza vissuto. Inoltre occorrerebbe puntare sulle periferie, progettando piazze, scuole, centri civici. Tutto questo non solo per i turisti, ma per gli stessi cittadini, che avrebbero, così, a disposizione una città più vivibile».

«Il Laboratorio Urbano Giovanile PortAlba è una bella realtà», continua Michele. «Non concordo sulla progettazione dell'info-point in via Treviso. Va bene che Altamura abbia del potenziale e delle strutture per i turisti, ma i visitatori non andranno di certo in periferia a chiedere informazioni. Bastava un info-point centrale o anche materiale turistico in attività commerciali come bar e panifici. Mi auguro che quell'opera venga utilizzata per la cittadinanza, per farne, ad esempio, una biblioteca per bambini, un centro civico per il quartiere dove ospitare attività di doposcuola, corsi di musica, qualcosa di più utile e concreto».

Con il secondo bando di "WalkUp" si mirava a riqualificare il centro storico di Pisticci attraverso la creatività ed il talento di giovani di tutta Italia. Per l'edizione 2011, organizzata dall' associazione Lab.a.r.t. (LABoratorio Artistico per la Riqualificazione del Territorio), è stata scelta come area oggetto di riqualificazione la zona dell'ex mattatoio comunale di Pisticci. Si tratta di una struttura in disuso che, recuperata e valorizzata, può contribuire a diffondere la cultura del "vivere" lo spazio pubblico. Situata nella zona periferica al limite dell'area urbana, rappresenta, infatti, il punto di connessione tra la strada provinciale Pisticci - Pozzitello e via Giulio Cesare, uno degli ingressi al centro urbano. L'area versa in uno stato di degrado e negli ultimi anni è stata adibita ad uffici e deposito della nettezza urbana di Pisticci, «diventando in determinati momenti - come testimoniano gli organizzatori - una sorta di discarica a cielo aperto».

Il progetto di Michele, intitolato "Eternal sunshine of the spotless mind" (Eterna letizia della mente candida), dalla poesia di Alexander Pope "Eloisa to Abelard" e dal film di Michel Gondry "Se mi lasci ti cancello", propone la costruzione ex novo della parte posteriore della struttura, inserendo nella sezione centrale un patio.

«Sono stato a Pisticci prima di formulare il progetto», spiega. «La zona è piuttosto bella, il posto da riqualificare si affaccia sulla campagna lucana, brulla, ma, allo stesso tempo, rigogliosa e con tanti boschi. È la zona in cui la città lascia spazio alla campagna. L'edificio dell'ex mattatoio, pur essendo piccolo, ha un suo valore». L'area comprende un bosco sulla collina di fronte alla struttura e due casedde, ovvero due tipiche ed antiche casette di campagna. «Si tratta di due strutture con un piano seminterrato che andrebbero riqualificate. C'è, inoltre, una costruzione abusiva ed una terrazza panoramica che si affaccia sulla valle. Il bando - spiega il progettista - prevedeva anche la riqualificazione della piazza collocata davanti al mattatoio. Nella parte retrostante sono presenti delle vecchie costruzioni che, secondo il mio progetto, andrebbero abbattute. Ho deciso di lasciare in piedi solo l'ex mattatoio. Abbattendo quelle costruzioni, riuscirei a prolungare la piazza fino alla parte retrostante dell'edificio, creando una specie di terrazzo. Sotto la piazza, al piano interrato, il progetto prevede che ci siano un cinema, una ludoteca ed un museo. Praticamente la piazza fa da soffitto ed ha un patio centrale che fa da distributore per queste funzioni. Nell'ex mattatoio è prevista una biblioteca comunale. Come forme, mi sono rifatto un po' all'architettura rurale del luogo. Caratteristica delle campagne del Sud Italia è di avere piccole case sparse che servivano d'appoggio ai contadini, come rifugio per la notte. Ci sono, infatti, due volumi molto piccoli che, richiamando la tradizione del luogo, fungono da lucernaio per i piani più bassi. Uno dei volumi serve come elemento aggregante per il giardino e l'altro come elemento che richiama la scala di accesso alla corte. Il titolo del progetto si riferisce al passato e a tutti quei valori che possono contribuire al benessere ed alla serenità della società. Nel disegnarlo, mi sono rifatto alla tradizione».

Un successo inaspettato. Che sicuramente mette in risalto il talento dei giovani altamurani. A Michele Caramella è andato anche il voto della giuria popolare. Lo scorso anno il gruppo diretto da Sante Simone, di Altamura, e composto da Pietro Cagnazzi, anche lui altamurano, e da Vincenzo Buongiorno, di Rotondella, si è aggiudicato il terzo posto nell'ambito dello stesso concorso. L'iniziativa, così come la sede dell'Avis di Pisticci, è dedicata a Mariano Pugliese, giovane architetto lucano morto prematuramente. La madre, Fausta Losquadro, gli ha dedicato un libro, presentato ad Altamura a marzo scorso.

Seguono le immagini del progetto.
27 fotoIl progetto di Michele Caramella
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