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La città

"SS.Trinità", un comitato annuncia l'occupazione di locali annessi alla chiesa

Alcuni vani potrebbero essere venduti. Il "no" dei ragazzi che svolgono attività parrocchiali

Annunciano l'occupazione di alcuni locali annessi alla parrocchia "SS. Trinità" e hanno raccolto più di tremila firme. Sono i ragazzi del neo-comitato "Altamura, insieme per la Trinità". Ma cosa chiedono e perché la necessità di unirsi in un gruppo?

Da quando è stata costruita la chiesa "Trasfigurazione", tutte le attività parrocchiali si svolgono nella sede in via Santeramo, mentre la "Trinità" è stata mantenuta come Rettoria con la funzione di offrire, soprattutto alle persone anziane del posto, la possibilità di seguire la celebrazione liturgica affidata al rettore don Michele Lorusso. I locali annessi alla Trinità, secondo quanto stabilito anche dal Consiglio Affari economici parrocchiale, sono ora al vaglio per un'analisi sulla destinazione. Non è esclusa la possibilità di vendita dei vani (che andrebbe a risanare parte del debito contratto per la costruzione della nuova chiesa), ma al momento non ci sono elementi che ne definiscono l'atto. Si parla anche di ristrutturazione di alcune stanze.

Tuttavia, i locali sono utilizzati da un gruppo di giovani (dai 12 ai 17 anni) che hanno attivato un oratorio. Giochi, attività formative e ricreative, letture, piccoli spettacoli teatrali. Oggi, uniti in un comitato, dicono "no" alla vendita di quegli spazi. Saverio Chironna, 25enne, in rappresentanza del comitato, riferisce che si tratta di locali costruiti con donazioni di denaro o grano da parte di famiglie del posto negli anni che vanno dal '56 al '63. Al tempo, sotto la direzione di don Ciccio Simone, erano messi a disposizione per la casa canonica. Trattandosi di una Rettoria, secondo il Codice di Diritto canonico, nella Trinità si devono svolgere esclusivamente le celebrazioni liturgiche, mentre le altre attività, come l'oratorio, vanno sviluppate presso le comunità parrocchiali. Il parroco della chiesa "Trasfigurazione", don Peppino Manfredi, forte della convinzione della Diocesi a non voler cacciare nessuno dalla chiesa, ha dato piena disponibilità ai ragazzi e si è detto pronto ad accoglierli in sede. Stessa disponibilità è stata data dalle altre parrocchie di appartenenza.

Il comitato, ad ogni modo, si mostra deciso ad occupare i locali per evitare la possibile vendita.
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