Consiglio comunale 30 settembre 2010
Consiglio comunale 30 settembre 2010
Politica

"Sciogliere il Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose"

L'on. Zazzera chiede al Ministro dell'Interno di valutare questa possibilità. Pubblicata l'interpellanza del Coordinatore regionale dell'Italia dei Valori

"E' stata pubblicata l'interpellanza con cui ho formalmente chiesto al Ministro dell'Interno Roberto Maroni di valutare se, a seguito della grave situazione creatasi presso il Comune di Altamura dopo l'omicidio del boss mafioso Bartolo Dambrosio, vi siano le condizioni per applicare l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000 e sciogliere il Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose. Le dichiarazioni di alcuni pubblici amministratori che hanno definito Bartolo Dambrosio persona degna di rispetto nonché le affermazioni dello stesso sindaco Mario Stacca che il 12 settembre scorso ha così dichiarato …non sto negando la conoscenza con Bartolo Dambrosio, che era persona con alto senso d'educazione, ha sempre salutato il sottoscritto come ha salutato tantissimi altamurani. Dichiarazioni che smentiscono quanto affermato fino ad ora dallo stesso sindaco". Ad affermarlo è l'on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, "primo firmatario - si legge nel comunicato - dell'interpellanza al Ministro dell'Interno sulle vicende che hanno riguardato il Comune di Altamura". L'interpellanza è stata firmata anche dai deputati Franco Barbato (IDV) e Fabio Granata (FLI), quest'ultimo vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia.

"L'interpellanza riporta uno spaccato degli ultimi anni ad Altamura tra dichiarazioni pubbliche, inchieste giudiziarie e documenti come quello della Direzione Nazionale Antimafia. La stessa Direzione Nazionale Antimafia, nel rapporto annuale del 2008, in riferimento al clan Dambrosio, così scrive: Particolarmente preoccupanti sono gli indicatori della capacità di infiltrazione del clan Dambrosio nel tessuto economico e negli apparati della pubblica amministrazione locali, documentati attraverso la contiguità al sodalizio di esponenti del mondo dell'imprenditoria e della politica locale. La città murgiana in questi mesi è stata interessata da un aumento di episodi criminosi, che dimostra quanto forte sia ancora la presenza mafiosa in quel territorio. L'omicidio Dambrosio – prosegue Zazzera – è un omicidio eccellente, perché altera equilibri consolidati e chiude la bocca ad un criminale con amicizie nel mondo dell'impresa e della politica locale. Bartolo Dambrosio è indicato nella relazione del 2008 al Parlamento redatta dalle forze di Polizia come il capo indiscusso del clan omonimo vicino ai Di Cosola di Bari, dedito all'usura e alle estorsioni con legami parentali al presidente del Consiglio Comunale. Ci sembra pertanto davvero fuori da ogni regola istituzionale che l'amministrazione comunale possa aver coinvolto lo stesso boss in iniziative sportive finanziate con soldi pubblici".

"Non sono servite neppure le dimissioni di Stacca a ridare credibilità ad una amministrazione inquinata. Dimissioni che, come nel tipico teatrino della politica, sono state ritirate dopo qualche giorno. Altamura è al centro di una serie di inchieste giudiziarie che hanno coinvolto in passato amministratori comunali e che oggi interessano l'impresa Tradeco srl e i suoi legami con gli appalti nella sanità pugliese di Alberto Tedesco, sul quale è aperta ancora l'indagine del sostituto procuratore Desirèe Digeronimo. Altamura come centro di una gigantesca questione morale. Di fronte all'aggressione al territorio da parte della mafia pugliese, come dimostra l'omicidio recente di Toritto, non possono più essere tollerati comportamenti come quelli degli amministratori altamurani tenuti nei confronti di un boss. Ci sono a giudizio degli interroganti tutti gli elementi – conclude Zazzera – perché di fronte ad un così pesante condizionamento della mafia sull'amministrazione comunale di Altamura, il Ministro dell'Interno e il Presidente della Repubblica possano valutare di emanare il provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose".
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  • Pierfelice Zazzera
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