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Territorio

Rigenerazione urbana: 108 milioni di euro dalla Regione

Finanziamenti per interventi di inclusione sociale, servizi e infrastrutture

Sostenere interventi destinati a creare o migliorare servizi in aree urbane caratterizzate da marginalità sociale ed economica, favorendo processi di inclusione sociale delle fasce disagiate della popolazione residente.
Sono questi i principali obiettivi del bando sulla rigenerazione urbana, approvato, su proposta dell'Assessore alla Pianificazione territoriale e Urbanistica Anna Maria Curcuruto, dalla Giunta regionale con delibera del 4 maggio scorso e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 59 del 23 maggio 2017.

" Decorrono dunque da ieri- spiega l'assessore Curcuruto- i sessanta (60) giorni per la candidatura dei comuni come "Autorità Urbana" . A queste, selezionate nella prima fase, saranno assegnati i finanziamenti da 2 a 6 milioni di euro, per progettare entro i successivi 120 giorni dalla designazione gli interventi coerenti con la Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile presentata".
Alla misura, che rientra nell'ambito delle strategie, priorità ed obiettivi specifici dell'Asse XII del Piano Operativo Regionale FESR-FSE Puglia 2014 - 2020, è assegnata una dotazione finanziaria di complessivi 108 milioni e 100 mila euro, destinati a finanziare progetti mirati al raggiungimento di quattro macro obiettivi tematici: energia sostenibile e qualità della vita; adattamento al cambiamento climatico; prevenzione e gestione dei rischi, tutela dell'ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, inclusione sociale; lotta alla povertà.

Il bando è destinato ai Comuni pugliesi che, in forma singola o associata, abbiano una popolazione residente pari o superiore a 15 mila abitanti e che abbiano approvato, al momento della presentazione della domanda, il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU).
Entro le ore 12 del 22 luglio 2017, i Comuni dovranno candidarsi come "Autorità Urbana", dimostrando di essere dotati di adeguata capacità amministrativa e di una Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) che, partendo dall'analisi del proprio contesto territoriale, individui ile infrastrutture e i servizi necessari a migliorare la vivibilità dei quartieri, ridurre il disagio abitativo, innalzare la qualità architettonica e la qualificazione ecologica degli edifici, ridurre il consumo delle risorse, riconnettere il tessuto urbano, in modo da favorire processi di inclusione sociale e contrastare fenomeni di degrado e disagio.
Ogni Comune potrà prendere parte ad una sola proposta progettuale e aderire ad un'unica Area Urbana.
La definizione degli interventi da finanziare deve avvenire attraverso un modello di intervento che preveda la partecipazione della cittadinanza, chiamata a interpretare un ruolo attivo e di responsabilità sia in fase di definizione delle scelte progettuali che di gestione e presa in carico delle attrezzature e servizi.

Alle Autorità Urbane selezionate saranno assegnati i finanziamenti sino ad un massimo di 6 milioni di euro (a seconda degli obiettivi tematici che si intende perseguire) per progettare, entro i successivi 120 giorni, interventi coerenti con la loro strategia e con quelle regionali ed europee per la rigenerazione urbana sostenibile.

"Questa misura commenta il consigliere regionale Enzo Colonna - conferma l'attenzione della Regione Puglia alle tematiche della qualità dei contesti abitati e dell'uso sostenibile delle risorse, in coerenza anche con le disposizioni sulla rigenerazione urbana previste dalla legge regionale n. 21/2008, e rappresenta un'importante occasione per i Comuni pugliesi. Quanto alla nostra Città – aggiunge il consigliere - già da diverse settimane avevo segnalato agli amministratori altamurani l'arrivo di questa misura e la necessità di elaborare una proposta progettuale. Due sono le aree urbane su cui, a mio parere, è necessario concentrare l'attenzione: il quartiere Carpentino/Parco Bersaglio o la zona di via Selva (in particolare, via Lago Passarello), con la previsione di interventi su aree già comunali finalizzati a ridurre disagio sociale e abitativo e superare condizioni di degrado urbano che si protraggono da decenni".
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