La nota dell'Ente Parco sull'omicidio di don Cassol

A pochi giorni dalla tragica morte di don Francesco Cassol, l'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia esprime il proprio cordoglio con una nota. La conferma dell'ipotesi investigativa dell'errore commesso dal bracconiere altamurano Giovanni Converso Ardino "pone ulteriormente in evidenza la necessità di intensificare la sorveglianza notturna da parte dell'organismo preposto, ossia il Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Parco del Corpo Forestale dello Stato. Ad oggi tale attività di controllo, pur necessaria, non è stata assicurata pienamente per questioni più legate al rispetto di accordi sindacali che per carenza di uomini, di mezzi e di fondi. È anche da evidenziare la scarsa presenza nel territorio del Parco di unità del Corpo di Polizia Provinciale di Bari e di Barletta-Andria-Trani ed il loro mancato coordinamento con gli altri organismi di sorveglianza".

"L'accaduto – si legge ancora nella nota dell'Ente Parco – pone, inoltre, in evidenza un altro aspetto tutt'altro che secondario e, cioè, la frequentazione del territorio del Parco da parte di persone singole o in gruppi che svolgono attività escursionistica o raduni organizzando veri e propri campeggi senza comunicare alcunché all'Ente Parco e senza esserne autorizzati. A proposito di ciò, si ribadisce che, in base alla legge quadro sulle aree naturali protette ed in base alla disciplina di tutela del Parco, nel territorio dell'area protetta è vietato il campeggio fuori delle aree destinate a tale scopo e appositamente attrezzate ed è assolutamente vietata l'accensione di fuochi all'aperto".

"Si invita – è scritto a conclusione della nota – chiunque voglia organizzare escursioni o permanenze nel Parco, mediante stazionamenti in tende o con caravan e roulotte, al fine di garantire la propria sicurezza e quella degli altri, a richiedere la necessaria preventiva autorizzazione all'Ente Parco presso la sede di via Firenze, 10 a Gravina in Puglia (BA) anche a mezzo fax (+39 080 3261767) o posta elettronica (info@parcoaltamurgia.it) e ad acquisire le opportune informazioni dal personale dell'Ente in merito alla sensibilità ambientale delle zone del Parco".

Sull'accaduto è intervenuta, con una lettera aperta al sindaco Mario Stacca, anche l'Italia dei Valori di Altamura. "Al sindaco della nostra città Mario Stacca chiediamo un gesto di solidarietà, un gesto necessario per saldare simbolicamente la comunità di Longarone e quella di Altamura attraverso un gemellaggio e un patto di rispetto e di solidarietà, anche attraverso l'invito di rappresentanti della comunità che risiedono nella terra del sacerdote bellunese. Un gesto minimo di civiltà per dimostrare che la nostra è una terra operosa, civile, e non una landa abbandonata alla barbarie. Un gesto che dissipi le facili strumentalizzazioni di taglio leghista e secessionista. La Murgia è terra straordinaria con un estremo interesse naturalistico, tanto che è tutelata attraverso l'istituzione di un Parco Nazionale. La sezione altamurana dell'Italia dei Valori, poco avvezza alle polemiche inutili e per partito preso e da copione di prammatica, chiede, qualora non lo si sia ancora fatto, di prendere contatti con il primo cittadino di Longarone e con le autorità ecclesiastiche del luogo e di attivare un percorso per un gemellaggio fra le due città".

Solidarietà su facebook, dove è stata creata una pagina "In ricordo di don Francesco Cassol".