manifestazione commercianti
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La città

Altamura è una città sicura

Le associazioni di categoria portano proposte al Prefetto ma arrivano bacchettate all'amministrazione

Dieci proposte, dieci modalità di intervento per rendere Altamura una città più sicura.

Proposte che tuttavia sono cadute nel nulla perché Altamura è una città sicura e la "recrudescenza dei fatti criminosi delle ultime settimane deve essere considerata una situazione eccezionale, troppo enfatizzata dagli organi di stampa, poiché le statistiche riscontrano una regressione del numero di reati nell'ultimo anno rispetto al precedente".
E' questo il sunto dell'incontro tenutosi mercoledì nella sede della Prefettura di Bari convocato dal prefetto Marilisa Magno con gli stati generali delle forze dell'ordine baresi, a cui hanno preso parte il vice sindaco Enzo Rifino accompagnato dal comandante della Polizia locale, Michele Maiullari, e i presidenti delle due Associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio, Nicola Caggiano e Tonia Massaro, che hanno sottoposto all'attenzione del Comitato per l'ordine e la sicurezza 10 proposte sottoscritte anche da Confartigianato e Cna.

Le associazioni del commercianti e degli artigiani hanno chiesto in sintesi, un'attività di coordinamento, scambio di dati e informazioni, di intelligence e di mappatura criminale del territorio; l'avvio di iniziative concertate e congiunte di maggiore visibilità attraverso mezzi e uomini che costituiscano non solo deterrenza ma anche pronto intervento soprattutto nei luoghi e negli orari più sensibili; il potenziamento della stazione dei Carabinieri così come si chiede di potenziare il numero degli agenti della Polizia locale con una loro specifica formazione e addestramento oltre al prolungamento della attività della polizia locale nelle ore serali. Con forza le associazioni hanno chiesto l'avvio del progetto Strade sicure con l'impiego dei militari di stanza ad Altamura e il coinvolgimento nelle attività di vigilanza degli Istituti privati.
Chiesto, altresì, un potenziamento del sistema di videosorveglianza pubblica, oltreché nei punti strategici, anche in altri luoghi ritenuti più insicuri, nelle strade di accesso alle aree industriali/artigianali, e nelle principali vie del centro storico che sia propedeutico ad incentivare la rete di impianti di videosorveglianza privata presso le sedi di impresa, affinché si trasformino in migliaia di occhi vigili sulla città.
Infine è stato chiesto l'istituzione di un "Tavolo locale per la sicurezza", condiviso dal Prefetto e convocato con frequente periodicità dal Sindaco quale Autorità Locale di Pubblica Sicurezza.
Dal canto suo l'amministrazione comunale ha avanzato le proposte di potenziare l'organico dei Carabinieri intensificando il controllo notturno della città, l'utilizzo Esercito, la vigilanza sul centro storico e la partecipazione del Comune al Comitato della Prefettura.
Tutte richiesta che si sono scontrate contro il perentorio no della Prefettura.

Stando a quanto riferito in un comunicato congiunto della Rete Imprese Italia (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna), "secondo i vertici militari provinciali presenti (Questore, C.te Carabinieri, C.te Guardia di Finanza) la recrudescenza dei fatti criminosi delle ultime settimane deve essere considerata una situazione eccezionale. Il Prefetto ha comunque precisato che alla recrudescenza della criminalità ha corrisposto un immediato potenziamento del servizio di pattugliamento e controllo delle Forze dell'Ordine, anche provenienti da altri presidi, con l'impiego ausiliario di reparti cinofili e l'utilizzo saltuario di un elicottero. Ha sottolineato che le stesse FF.OO. operano in un sistema integrato interforze e che, quindi, il territorio è costantemente sotto controllo, altrimenti i recenti successi nella lotta alla criminalità non si sarebbero ottenuti. Ha anche precisato che non rientra nella sua competenza l'utilizzo delle Forze Armate pur previste dal progetto "Strade Sicure", nè la stessa istituzione di un Commissariato di Polizia di Stato, eventualmente da richiedere a livello ministeriale".

Infine, si legge ancora nella nota congiunta: "E' stato lamentato dal Prefetto e dal Questore uno scarso impegno da parte dell'Amministrazione comunale, soprattutto nell'opera di diffusione della cultura della legalità ed è stata sollecitata l'attivazione di tutte le opportunità eventualmente messe a disposizione dalle leggi (PON Sicurezza, Fondi europei e regionali per potenziare il sistema di videosorveglianza, l'utilizzo di deroghe per incrementare la dotazione di Polizia locale, ecc.). Una sollecitazione da parte della Guardia di Finanza, infine, è stata rivolta agli esercenti affinché promuovano e favoriscano l'uso della moneta elettronica e la riduzione del contante che può essere richiamo per malavitosi nel corso di rapine".

"Purtroppo – concludono dalla rete impresa - per competenze diverse e per logiche organizzative degli apparati dello Stato, le nostre richieste e proposte non vedranno un celere accoglimento. Tuttavia le nostre Associazioni continueranno nell'azione di sollecitazione e pressione a tutti i livelli affinché tutto quello che si possa fare per restituire sicurezza e tranquillità agli operatori economici e ai cittadini di Altamura, venga fatto. Purché ognuno faccia fino in fondo la sua parte".
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