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Territorio

Riforma dei tribunali, il sì della Regione al referendum abrogativo

Soddisfazione da parte della classe forense altamurana

Con 49 voti favorevoli, 1 astenuto e 1 voto contrario, il Consiglio regionale ha approvato la proposta di adesione alla richiesta del referendum abrogativo della legge che prevede la soppressione dei tribunali minori, a seguito della riorganizzazione degli uffici giudiziari. Tale proposta aderisce all'analoga iniziativa intrapresa da altre Regioni (Abruzzo, Calabria e Campania). Sono stati eletti dal Consiglio regionale anche i due membri (effettivo e supplente) quali rappresentanti del Consiglio regionale della Puglia delegati per il referendum. Rispettivamente si tratta dei consiglieri Antonio Maniglio e Nino Marmo.

La delibera passata il 23 settembre alla VII Commissione permanente, Affari Istituzionali, presieduta pro tempore da Franco Pastore in sostituzione di Giannicola De Leonardis, era stata bocciata. Ieri, l'assemblea regionale ha decretato la definitiva approvazione. Entro il 30 settembre, servono le richieste di almeno cinque Consigli regionali (e quindi di altri quattro) per promuovere un pronunciamento degli elettori.

Grande soddisfazione da parte dei presidenti delle associazioni della classe forense altamurana, Antonio Santeramo (ass. S. Passarelli) e Pasquale Giorgio (Agla) per il risultato raggiunto: un forte segnale da parte delle Regioni perché sia rivisto con oculatezza il taglio degli uffici giudiziari periferici.

Lo stesso consigliere regionale Ventricelli, presente all'assemblea assieme a Giacinto Forte, commenta: "Una bella battaglia che supplisce al vuoto di iniziativa politica del Parlamento e del Governo".
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