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Territorio

Norme restrittive contro il randagismo

La Regione convoca gli enti locali. L'appuntamento è fissato al 17 giugno

La Regione a difesa dei randagi.

Promette misure severe contro le barbarie nei confronti dei cani randagi l'assessore regionale alle politiche della salute, Elena Gentile, dopo i raccapriccianti fatti di cronaca del foggiano dove nel territorio tra San Marco in Lamis e Cerignola sono state trovate 31 carcasse di cani. "Non accettiamo che la Puglia continui ad essere tra le regioni italiane quella che appare più disattenta ai temi della lotta al randagismo e della tutela degli animali", afferma Gentile, rispondendo alle sollecitazioni che arrivano dal mondo delle associazioni ambientaliste. "La Regione farà la sua parte. Se sarà necessario, modificherà le sue norme rendendo ancora più stringenti gli obblighi istituzionali impegnando le aziende sanitarie locali con i rispettivi servizi veterinari".

Nel frattempo, per lunedì 17 giugno è stato convocato un tavolo istituzionale, che vedrà coinvolti i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni locali per studiare iniziative atte a affrontare l'emergenza randagismo anche in vista della stagione stiva durante la quale gli abbandoni degli animali si moltiplicano. "La Puglia dei diritti – conclude la Gentile - non può più far finta che il problema non esista. Solleciteremo ogni livello istituzionale, compresa la scuola di ogni ordine e grado perché promuova un percorso di informazione e di sensibilizzazione. Evidentemente i provvedimenti adottati in questi anni non sono stati sufficienti ad sradicare la barbarie di cui molti cittadini si fanno protagonisti: proveremo a fare di più e meglio per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, per rendere ancora più ospitale la nostra regione nel rispetto dei diritto di cura e di attenzione per il mondo animale".

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