La Natuzzi presenta i suoi progetti

La sorte della Natuzzi s.p.a. tiene col fiato sospeso migliaia di famiglie. Molte altamurane. Nella riunione tenutasi il 25 settembre 2013, presso il Ministero dello sviluppo economico, l'azienda murgiana ha presentato le sue proposte che adesso saranno vagliate dalle organizzazioni sindacali. Sono ormai noti i 1726 esuberi previsti da tempo, di cui 146 nell'area corporate (settore commercio).

L'azienda per far fronte ai 1580 esuberi operativi ha presentato 4 progetti:

Progetto A (riguarderebbe circa 700 unità). Vuole occupare 500 unità nel 2014 e altre 200 nel 2015, tramite un'impresa terza, per produrre la linea edition;
affidarsi ad una società specializzata, leader di costo, che possa operare bene e con efficienza, per dare prosecuzione alle attività anche dopo la commessa Natuzzi (che affiderebbe in esclusiva la produzione linea editio); tale progetto necessiterà che la Regione sostenga finanziariamente su due direttrici: innovazione ed organizzazione.

Progetto B (riguarderebbe circa 200 unità). L'intento è di incrementare la linea di gamma (prodotti per la zona notte); complementi di arredo che potrebbero essere prodotti in zona (oggi acquisiti tramite un fornitore veneto); creare aziende che realizzino esclusivamente reclainer.

Progetto C (riguarderebbe circa 200 unità). Il piano prevede l'attrazione di nuove aziende in siti Natuzzi attualmente dismessi tramite una società specializzata che opererà per ricercare e realizzare tali allocazioni.

Progetto D (riguarderebbe circa 480 unità). Si pensa di mettere a disposizione 12 milioni di euro per le incentivazioni. A chi accetta la mobilità entro il 31.12.2014, saranno applicate le vecchie regole precedenti alla legge Fornero. Non si farà più cassa integrazione per rotazione.

Queste sono le proposte avanzate dall'azienda Natuzzi. Già domani mattina le parti sociali s'incontreranno a Bari e discuteranno della linea da adottare.