protesta scuola
protesta scuola
Scuola e Lavoro

Dopo le prove Invalsi, i docenti minacciano di bloccare gli scrutini

La lotta contro il Ddl della “Buona Scuola” di Renzi non si arresta. Da oggi partono tre giorni di agitazione

Il tanto discusso Ddl sulla "Buona scuola" di Renzi è giunto in Senato malgrado le costanti proteste che da mesi coinvolgono docenti e non solo su tutto il territorio nazionale.
L'ultima delle manifestazioni ha visto una delegazione di 45 persone tra Altamura e Gravina partecipare alla fiaccolata lungo tutto il centro storico della città di Bari per poi confluire in P.zza del Ferrarese.
Una mobilitazione a livello nazionale di enorme portata e che non accenna ad arrestarsi.

Dopo il boicottaggio delle prove invalsi arriva, come annunciato in precedenza, il boicottaggio degli scrutini di valutazione sia al fine di sensibilizzare il maggior numero di soggetti possibile riguardo l'importanza del servizio-scuola, sia per dare un segnale forte alle Istituzioni.
Proprio di questo si è discusso nell'ultima riunione del Comitato Scuola bene comune di Altamura che ha messo in tavola diverse riflessioni sullo status attuale della battaglia, sulle probabili evoluzioni del contesto politico-sociale e non da ultimo sulle modalità di svolgimento dello sciopero (indetto a livello nazionale) che a partire da domani fino all'11 Giugno sarà finalizzato a non svolgere gli scrutini in maniera regolare.
"L'intento non è certamente quello di creare un disservizio agli studenti e alle famiglie, ma bensì l'unico strumento per dare voce ai nostri diritti e a quelli degli studenti" spiegano in maniera coordinata i docenti presenti alla riunione i quali, inoltre, assicurano lo svolgimento degli scrutini nei giorni immediatamente successivi allo sciopero.

Seppur il panorama generale mostri uno spaccato evidente tra coloro che ancora credono in questa lotta e coloro che si dicono pronti ad arrendersi poiché non ritengono più possibili dei cambi di rotta da parte del Governo, l'adesione allo sciopero dei prossimi giorni si prevede comunque alta. Alcune delle scuole, infatti, grazie al sostegno dei dirigenti hanno già redatto un calendario alternativo proprio al fine di tutelare studenti e famiglie.
"Il boicottaggio degli scrutini non è l'ultima arma a disposizione dei docenti, la lotta continuerà anche in seguito. Nel caso il Ddl dovesse essere approvato in Senato ancor più numerose e più rumorose dovranno essere le battaglie a sostegno della scuola" sottolineano i docenti.
La fazione "ottimista" del comitato invita, tutti i docenti, a non dimenticare i risultati raggiunti grazie alle precedenti proteste e a non abbandonare coloro che scioperano perché non si tratta di "futili questioni tecniche".

(a cura di Maria Caterina Viscanti)
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
AltamuraLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.