Pisciulo
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Eventi e cultura

Contenitori culturali, facciamo il punto della situazione

Uomo di Altamura, Palazzo Baldassarre, orme dei dinosauri, Teatro Mercadante, Pulo, insediamenti rupestri. Intanto la Federazione Speleologica Pugliese avvia il monitoraggio del patrimonio ipogeo regionale

Negli ultimi mesi la cronaca cittadina ha fatto parlare molto. Omicidi, sparatorie, sequestri di beni, intercettazioni, spaccio di sostanze stupefacenti. Il quadro appare nero perché si finisce per non cogliere quegli aspetti positivi che pure esistono. Abbiamo deciso di dedicare un piccolo spazio all'argomento "cultura", consapevoli che, oltre alla politica e alla cronaca, ad Altamura esistono altre realtà da non trascurare.

Tutela e valorizzazione del patrimonio ipogeo pugliese e, dunque, anche altamurano. Lo scorso 22 ottobre, a Bari, presso la "Sala del Paesaggio" dell'Assessorato alla Qualità del Territorio – Regione Puglia, si è svolto un info-day sul catasto regionale delle grotte e delle cavità artificiali, di cui è ricco il territorio murgiano. L'iniziativa, promossa dalla Federazione Speleologica Pugliese (FSP) e finanziata dalla Regione Puglia, mira a migliorare, a sistematizzare e a consolidare la conoscenza del patrimonio ipogeo pugliese, in attuazione dell'art. 4 della legge regionale n. 33/2009.

Nel corso della giornata è stata sottoscritta la convenzione tra Regione Puglia e la stessa Federazione. Già negli anni scorsi, l'Ufficio Parchi e Riserve dell'Assessorato regionale all'Ecologia, in parternariato con la Federazione Speleologica Pugliese ed in collaborazione con l'Università di Bari, aveva approntato una nuova scheda catastale delle grotte naturali. Nuova perché dalla fine degli anni '70 la Federazione Speleologica Pugliese conserva e aggiorna l'archivio delle informazioni sulle grotte tramite la nomina di un curatore del Catasto delle Grotte della Puglia. Fra il 2004 e il 2006, 354 delle oltre 2000 grotte presenti negli archivi catastali sono state oggetto di verifica sul campo. Rilevati i dati di posizione GPS, le piante e le sezioni, la geologia, i parametri ambientali, la temperatura, l'umidità. Un'attenzione particolare è stata anche riservata ai dati archeologici e biologici delle cavità. L'archivio conta al 2008 un elenco di oltre 2100 grotte, voragini e inghiottitoi di varie forme e dimensioni distribuite fra Gargano, Murgia e Salento.

Con la nuova convenzione, si procederà ad una mappatura ancora più dettagliata non solo delle grotte, ma anche delle più numerose cavità artificiali presenti in Puglia. Fra queste, gli insediamenti rupestri. Il Catasto delle cavità artificiali pugliesi nasce nel 1990 e riporta, oltre all'ubicazione, la descrizione e la topografia della cavità, informazioni scientifiche a carattere geologico, biologico, storico-architettonico, ecologico e bibliografico. Lo stesso fa parte del Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali gestito dalla Società Speleologica Italiana. Allo stato attuale, l'elenco riporta 718 cavità disseminate fra Gargano e Salento. Oltre agli insediamenti in rupe, si contano anche acquedotti, miniere, cave di estrazione di materiali da costruzione, ipogei sepolcrali, cisterne, pozzi, gallerie di bonifica, frantoi sotterranei.

L'intervento, coordinato dalla Federazione Speleologica Pugliese e attuato da venti gruppi speleologici, durerà circa 18 mesi. Un ruolo fondamentale, soprattutto in area murgiana, lo avrà il Cars (Centro Altamurano Ricerche Speleologiche). "Controlleremo e riposizioneremo sulla mappa gli ingressi delle grotte e delle cavità artificiali – spiega Vincenzo Martimucci, presidente della Federazione e membro del Cars – l'Archivio verrà poi pubblicato sul sito della Regione Puglia, a disposizione di tutti". Una sorta di "google maps" del prezioso patrimonio ipogeo pugliese, insomma. In programma anche due pubblicazioni - o cartacee o "telematiche" - sull'argomento, una di taglio didattico ed indirizzato alle scuole elementari e medie, l'altra di tipo turistico-escursionistico. "Il popolo degli speleologi è soddisfatto e anche molto invidiato – conclude Martimucci – perché ha come referente del progetto un Ente quale la Regione Puglia".

Per tutta l'estate, il salone dell'A.B.M.C. (Archivio Biblioteca Museo Civico), sito in Piazza Zanardelli, ha ospitato – nell'ambito del programma "Città Aperte" - una mostra fotografica (con scatti degli altamurani Michele Difonzo e Salvatore Cagnazzi) sugli insediamenti rupestri presenti in territorio altamurano. Promosse anche visite guidate presso il museo della civiltà contadina allestito negli ipogei di Masseria Losurdo, presso la cripta affrescata di Carpentino, presso il villaggio cavernicolo di Pisciulo e presso la cripta affrescata di Masseria Jesce. Un percorso che ha riscontrato notevole successo, accogliendo cittadini, visitatori provenienti dalla provincia barese e da altre regioni italiane e, nei mesi di settembre e di ottobre, numerose scolaresche. Il Centro Visite Lamalunga (Uomo di Altamura) ha, invece, promosso itinerari comprendenti il "Pulo di Altamura" e la "Grotta della Capra".

Sul numero 6 della rivista "National Geographic Kids", pubblicato a settembre scorso, compare un articolo a firma di Tiziana Moriconi che tratta delle "orme dei dinosauri". Nell'approfondimento relativo alle orme scoperte ad Altamura - alla stesura del quale ha collaborato l'Associazione turistica altamurana PRO LOCO - anche un'intervista dell'archeologa Damiana Santoro, vicepresidente della stessa Associazione. La PRO LOCO, tramite una nota, "invita l'Amministrazione comunale a partecipare alla XIII edizione internazionale della Borsa mediterranea del turismo archeologico, che si terrà a Paestum (Salerno) dal 18 al 21 novembre 2010, importante occasione per la promozione del patrimonio turistico-culturale e per la conservazione, valorizzazione, gestione e fruizione del patrimonio archeologico".

Alcune domande sui contenitori culturali cittadini l'abbiamo poste al sindaco Mario Stacca qualche giorno prima dell'inizio del mese di settembre. Uomo di Altamura. Palazzo Baldassarre. Orme dei dinosauri. Teatro Mercadante. Pulo. Insediamenti rupestri.
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Le "grotte altamurane" presenti nell'elenco catastale aggiornato a luglio 2010 sono la Dolina Gurio Lamanna (Gurlamanna), il Pulo di Altamura, Grotta La Guangola (Grotta di Mezzoprete), la Grotta Torre dell'Esca (Torre di Lesco), la Grotta dell'Imbroglio, la Grotta dell'Orco, la Grave del Parco della Noce, la Grotta della Mena, la Grotta dei Briganti (Grotta Cappiello), la Grotta Castelli (Curtrizz'), la Grave di Scardino, la Grotta Bianca (Impastorata), la Grotta del Colombo, la Grotta della Masseria Lago Cupo, la Grave Tre Paduli, la Grotticella c/o grotta dell'Orco, la Grotticella c/o grotta dell'Imbroglio, la Grave del Pulo, Grotta del Pulo 1, la Grotta Bosco Sabini, la Grotta e la Grave di Mazzaferregna, la Grotta del Pulo (Grotta Mario), la Grotta del Cavallone, la Grotta di Murgia Sgolgore, la Grotta dei Fiori, la Grotta Serra Ficaia (Grave della Rinascita), la Grotta Barbieri, il Buco del Trullo, la Grotta del Mammuth, la Grotta del Pistolino, l'Inghiottitoio delle Solagne (grotta di Lamalunga - Grotta dell'Uomo Arcaico), la Grotticella delle Solagne, la Grotta di Specchia Ricciardi, Riparo Parisi (riparo Masseria Pellicciari), Lamafetente Vulcano, la Grotta Metropolitana, la Grotta le Solagne (grotta delle Solagne), la Grotta Cellaforza, la Grotta Due Occhi di Masseria Fuliggine, la Grotta della Piana di Lamafetente, la Grotta San Michele, Riparo del Pulo, la Grotta Jazzo Sant'Elia, Grottellina Jazzo Sant'Elia, la Grotta della Fessura, la Grotta della Piana di Lamafetente, la Grotta della Strada provinciale Cassano-Altamura, la Grotta Pezza degli Angeli, la Grotta della Madonna dell'Assunta, Capovento del Canale del Serpente, la Grotta di Mezzoprete 2 (Grotta dei Faglianti), Buco Petrara (inghiottitoio San Rocco), Grotta Lama San Rocco, Grotta di Gurio la Manna.
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