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Comodato d'uso di immobili regionali: via libera del Consiglio

PcE: "Approvata la nostra proposta di legge. Ora più speranza al mondo del terzo settore"

"Abbiamo centrato un altro obiettivo del nostro programma elettorale e sociale dando una reale speranza in più a tutto il vasto mondo del terzo settore, no profit e del volontariato che, ogni giorno e senza alcun clamore, si adopera silentemente per il benessere socio-sanitario dei soggetti meno fortunati. La nostra proposta di legge da oggi è realtà!".

Esprimono piena soddisfazione i consiglieri regionali de La Puglia con Emiliano Giuseppe Turco (primo firmatario), il presidente Paolo Pellegrino e l'assessore Alfonso Pisicchio, per il via libera dal Consiglio regionale alla proposta di legge "Norme sulla concessione in comodato d'uso di immobili regionali ad enti no profit che operano in campo socio-sanitario".
"Con questa legge - spiegano gli esponenti di PcE - raggiungiamo due obiettivi: da un lato dare una sede certa alle tante realtà che operano nel campo socio-sanitario, dall'altro recuperare quel vasto patrimonio immobiliare della Regione attualmente in disuso e lasciato al degrado. Riaprire i luoghi dimenticati e riempirli di contenuti è una battaglia di civiltà e siamo convinti che questa legge costituirà un'importante opportunità sociale".

Tra i soggetti ammessi al comodato d'uso ci sono le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le associazioni di promozione sociale, gli oratori o enti che svolgono attività similari, attività nel settore socio-sanitario.
Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, spetterà alla giunta regionale varare un elenco degli immobili di proprietà regionale suscettibili di essere concessi in comodato gratuito ai sensi dell'art. 1803 e ss. del codice civile ed emanando le linee guida.
Gli immobili regionali vengono concessi in comodato nello stato in cui versano all'atto della stipula del contratto. Il comodatario non può chiedere il rimborso delle spese straordinarie sostenute per la conservazione dell'immobile, ove non previamente autorizzate dalla competente struttura regionale. I miglioramenti e le addizioni apportati dal comodatario all'immobile nel periodo di vigenza contrattuale devono essere preventivamente autorizzati dalla Regione e restano acquisiti all'immobile senza obbligo per la stessa di rimborso o indennizzo presente o futuro a favore del comodatario. È fatta altresì salva la facoltà della Regione di pretendere la rimessa in pristino a cura e a spese del comodatario.
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