Uomo di Lamalunga
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La città

L'Uomo di Altamura a rischio trasferimento

Concesso il finanziamento per lo studio dello scheletro torna il rischio dello spostamento di Ciccillo

Poco meno di 400.000 euro, 398 ad essere precisi, e tre anni di studio.

Questo il progetto approvato a favore dei professori Damiano Marchi e Giovanni Boschian, docenti del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, per lo studio dell'Uomo di Altamura considerato il più completo scheletro di Neanderthal mai scoperto.
Il progetto si snoderà un diversi micro progetti che vedranno coinvolte competenze e conoscenze scientifiche tra cui l'archeologia, cronologia, biologia scheletrica, tafonomia ed ecologia.
La prima fase dello studio consisterà in un periodo di monitoraggio della grotta di Lamalunga dove risiede il fossile, al fine di determinarne il microclima. Successivamente, dopo la delicata operazione di estrazione delle varie ossa che compongono lo scheletro, i reperti saranno sottoposti a micro-TAC in laboratorio, al fine di redigere uno studio morfologico e funzionale dettagliato. Infine, saranno realizzate analisi del DNA antico e della morfologia dentale, per poi creare le condizioni ideali al fine della conservazione e della collocazione in un museo dell'Uomo di Altamura.
Lo studio dello scheletro di Ciccillo, considerato che il reperto dovrebbe risalire a un'era compresa tra i 172mila e i 130mila, è un'occasione unica al mondo per gli studiosi di estrarre il DNA endogeno e aprire nuovi scenari nello studio della paleontologia e dell'archeologia.

A 25 anni dalla scoperta, gli archeologi Damiano Marchi e Giovanni Boschian, in collaborazione con gli antropologi dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Università degli Studi di Firenze, hanno ottenuto un finanziamento di 398.361 euro per il progetto "Rediscovering Altamura: advanced multidisciplinary investigations on the skeleton from the Lamalunga cave, Italy".
Il progetto tuttavia non ha entusiasmato molti altamurani preoccupati che "Ciccillo" venga scippato alla città e portato chissà in quale museo. Tra questi anche il consigliere regionale Enzo Colonna che ha chiesto lumi alla comunità scientifica regionale e alla stessa amministrazione altamurana per capire "chi e quando ha deciso un intervento così drastico. La questione è di una tale rilevanza che occorrono preliminari e dettagliate informazioni e l'ampio coinvolgimento della cittadinanza altamurana" ha concluso Colonna.
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