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La città

Immigrazione: i cittadini di via Bresso si difendono dalle accuse

Non siamo razzisti ma la zona non è adeguata ad ospitare immigrati

Non ci stanno a passare per razzisti i residenti di via Bresso dopo l'arrivo di 90 immigrati ospitati in un immobile di proprietà privata a seguito di specifiche disposizioni del Prefetto di Bari.

I residenti pur avendo duramente contestato le decisioni del Prefetto, si sono riuniti in un Comitato cittadino per far sentire la propria voce dopo le polemiche dei giorni scorsi.
Pur riconoscendo "ai profughi, di qualsiasi nazionalità, sesso e razza, pari dignità e pari diritti" dal Comitato esprimono perplessità circa la gestione della vicenda da parte delle Istituzioni che volutamente non hanno informato i cittadini "lasciando tutto al fattore sorpresa".
A destare preoccupazione in realtà non è la nazionalità degli ospiti ma l'adeguatezza della macchina dell'accoglienza a cominciare dalla struttura stessa "che è stata trasformata in gran fretta da uffici a residenza e che probabilmente risulta priva di spazi idonei, quali palestre, biblioteche, aule , cortili, aree esterne". Una struttura inserita in un quartiere anche esso privo di aree verdi, impianti sportivi, aree giochi e servizi e dove "l'unico spazio aperto è costituito dalla strada".

"Le istituzioni e gli enti pubblici che si sono attivati nell' accogliere i 90 immigrati – si legge nella nota del comitato cittadino - hanno improvvisato, preoccupandosi semplicemente di individuare un dormitorio, confinato alla periferia della città , con vista Cimitero. L'accoglienza è una cosa seria e va programmata, oltre che condivisa. Alcuno si è posto il problema del rapporto numero di rifugiati /profughi con la capacità di risposta del quartiere. Ne' si è posta la necessità primaria di dover allestire o adeguare uno spazio che favorisse l'integrazione, la conoscenza della lingua e della cultura italiana, lo scambio di culture, l'apprendimento di un mestiere, la partecipazione alla vita della comunità , la necessità di proporre opportunità di formazione o di dare un senso al tempo".

"Ciò precisato – concludono dal comitato - deve essere chiaro che nonostante le difficoltà derivanti da mancanza di programmazione e nonostante le speculazioni, i cittadini altamurani di Via Bresso sono ben lieti di offrire ospitalità ed accoglienza ai richiedenti asilo nella città di Altamura e si attiveranno per favorire la piena integrazione dei rifugiati nella comunità".
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