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Cronaca

Dopo lo sfratto, occupa per due volte case comunali

È la storia di Marco Laterza, disoccupato. La sua famiglia senza un tetto

Di storie simili ce ne sono tante e sono destinate a diventare sempre più numerose. Vite strette dalla morsa della disoccupazione che schiaccia famiglie intere sotto il peso della disperazione. Marco Laterza, altamurano 42enne, è nella lunga fila dei disoccupati che questi giorni sta manifestando davanti al Palazzo di città. Accanto ai suoi compagni aspetta risposte dalle istituzioni, sempre più urgenti, dato lo sfratto esecutivo subìto.

Intanto il giorno scorre e il buio si fa pesto, bisogna ripararsi dal freddo e pensare a moglie e figli. E di figli Marco ne ha quattro: di 21, 17, 14 e 12 anni. Non si può dormire per strada. Così il capofamiglia ha pensato la scorsa notte di occupare una casa comunale. Un vecchio e dismesso appartamento in corso Umberto I, al civico 168. Inagibile di fatto, ma fondamentalmente un tetto per sei persone. Due divani come letti per i ragazzi accanto a del materiale di risulta polveroso. Non c'è riscaldamento e l'utenza elettrica è staccata. Ma la vicenda, seppur delicata, va rubricata sotto il nome di "occupazione abusiva". E il sopralluogo della Polizia locale ha determinato l'abbandono della casa da parte dei Laterza. Su invito degli agenti, secondo quanto si apprende dal Comando, Marco con i suoi due figli minorenni, si è recato presso la sede della P.M.

Nel frattempo, è stata effettuata una seconda ispezione da parte dei vigili e, alla presenza del geometra dell'ufficio tecnico comunale, un fabbro ha provveduto a chiudere l'ingresso con una saldatura. Marco non si dà pace e ritorna alla ricerca di un riparo. Nel pomeriggio di oggi, la famiglia Laterza ha fatto ingresso in un altro appartamento abbandonato di proprietà comunale. Stavolta in via Agrigento. Ma il pronto intervento dei carabinieri della locale Compagnia e della Polizia Municipale ha indotto la famiglia a lasciare la casa.

Nei giorni scorsi, a seguito della manifestazione del neo comitato "Disoccupati di Altamura" si è tenuto presso il Municipio un tavolo tecnico anti crisi, dal quale è emersa come possibile e temporanea soluzione la proposta dei "buoni lavoro", passata poi dai banchi della giunta comunale. Un primo passo di un iter che vede la prossima predisposizione di un avviso pubblico e la successiva ricognizione delle eventuali risorse finanziarie necessarie per dar seguito all'utilizzo della graduatoria. Limitate sono le effettive possibilità di intervento dal punto di vista normativo e finanziario della politica locale. Da altre città d'Italia giungono diverse ipotesi di risoluzione, come per esempio l'adozione di regolamenti comunali, redatti per far fronte all'emergenza, per la gestione del patrimonio comunale in attesa di una futura e possibile vendita dei beni.
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