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La città

Appello alla città: Restiamo Umani

Oggi incontro tra cittadini e migranti in piazza Don Tonino Bello

Restiamo umani.
Questo l'appello rivolto da alcune associazioni ai cittadini di Altamura dopo l'apertura in via Bresso di un Centro di accoglienza straordinaria (CAS) per persone richiedenti protezione internazionale.
E questo il nome dell'evento organizzato per questo pomeriggio in piazza Don Tonino bello al fine di promuovere la conoscenza e l'integrazione tra cittadini e migranti.
"Siamo ben coscienti delle paure che le migrazioni possono suscitare, ma dobbiamo anche essere consapevoli che i migranti non sono responsabili dell'impoverimento di ampie fasce sociali, né dell'imposizione di politiche di austerità e neppure della disoccupazione e degli sfratti di cui sono vittime non pochi nostri concittadini. Per questo dobbiamo evitare che l'immigrazione continui ad essere solo una specie di capro espiatorio su cui scaricare le frustrazioni di chi, a causa di un'economia di rapina, si ritrova senza diritti e senza risorse – scrivono gli organizzatori dell'evento - A chi ingiustamente sostiene che le persone migranti renderanno più insicure le città, ricordiamo che l'unica risposta e soluzione possibile è l'inclusione sociale".

"È giunto il momento di considerare l'arrivo di queste nuove e nuovi cittadini non come un costo o un pericolo, ma come una grande opportunità per la società in crisi di cui siamo parte; occorre valorizzare le energie, la creatività e le legittime aspirazioni delle persone migranti anziché reprimerle e umiliarle" si legge ancora nella nota.
L'appello è rivolto anche al Comune di Altamura a cui si chiede di "informare correttamente i cittadini riguardo ai migranti ospitati nel centro di via Bresso evitando la circolazione di notizie non veritiere che alimentano solo sentimenti di paura e diffidenza".

Inoltre si chiede di "aderire al sistema S.P.R.A.R. con strutture di microaccoglienza assorbendo integralmente coloro che siano destinati ai C.A.S.; riconoscere la residenza alle persone aventi dimora abituale nel territorio comunale (migranti o non migranti) e che siano impossibilitati – a causa di difficoltà economiche – a trovare un alloggio stabile (ciò permetterebbe loro l'accesso ai servizi di base quali scuola, sanità e welfare in genere); effettuare nuovi investimenti nei servizi per l'inclusione sociale e la salute per l'intera cittadinanza, a partire dalla garanzia di accesso universale ai servizi per l'infanzia".
L'evento sarà occasione di incontro e di confronto con gli ospiti di via Bresso che racconteranno le loro storia, racconteranno le loro condizioni di vita e quelle che sono le proprie speranze per favorire l'inclusione e la tolleranza.
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