Rifiuti
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Cronaca

Rifiuti: respinti i ricorsi di Tradeco e Linea Gestioni

Il Tar boccia le richieste tese ad annullare l'aggiudicazione della gara

Ricorsi in parte infondati, in parte improcedibli. Con due distinte sentenze depositate nella mattinata di oggi la Seconda sezione del Tar Puglia (Presidente Giuseppina Adamo, estensore Flavia Risso, referendario Maria Colagrande) ha bocciato le richieste finalizzate all'annullamento dell'aggiudicazione definitiva (risalente al Giugno 2017) della gara per il nuovo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle città dell'Unione dei Comuni dell'Alta Murgia (Gravina in Puglia, Grumo Appula, Toritto, Poggiorsini e Santeramo), alle quali si aggiungono Altamura e Cassano delle Murge.

Un appalto con base d'asta di oltre 143 milioni di euro - da tre mesi entrato nella fase operativa dopo la firma del contratto lo scorso Gennaio - che per i prossimi 7 garantirà nei centri interessati laraccolta ed il trasporto dei rifiuti solidi urbani e la raccolta differenziata la cui aggiudicazione, secondo due società partecipanti alla gara, Tradeco srl e Linea Gestioni srl, sarebbe stata viziata da illegittimità ed errori procedurali. In particolare, se da un lato Linea Gestioni indicava, tra i motivi di doglianza, una presunta situazione di irregolarità contributiva della società affidataria durante le procedure di gara, dall'altro Tradeco lamentava - tra le varie censure mosse - anche un'erronea valutazione dei propri Durc.

Di tutt'altro parere, però, i giudici, che hanno rigettato le domande tese ad annullare l'affidamento in favore di Teknoservice srl, condannando per contro le due società ricorrenti al pagamento delle spese legali, così certificando la bontà delle procedure seguite da Consip nelle operazioni che hanno portato all'aggiudicazione del servizio e delle scelte nel tempo compiute dall'Unicam, essa pure convenuta in giudizio. «Le sentenze odierne - commenta il presidente dell'Unicam e sindaco di Gravina, Alesio Valente - se da una parte confermano una volta ancora la legittimità di quanto fatto per porre termine ad un regime di affidamento in proroga che si è trascinato per 23 anni, dall'altro rendono ancor più evidenti, anche agli occhi dell'opinione pubblica, gli ostacoli che abbiamo dovuto superare per giungere a questo risultato».

Aggiunge Valente: «Confidiamo che le nuove, ultime pronunce, che vanno peraltro ad aggiungersi ad altri provvedimenti analoghi resi nel recente passato, valgano a chiudere per sempre la questione. Adesso è tempo di guardare avanti e di superare le difficoltà di ordine pratico che di sicuro non mancheranno nell'organizzazione del nuovo servizio, che contempla la raccolta differenziata porta a porta. A livello istituzionale ce l'abbiamo messa e tutta, e continueremo a fare la nostra parte per favorire un cambio di mentalità che favorisca un approccio ambientalmente sostenibile. Essenziale sarà però il contributo dei cittadini: soltanto insieme potremo fare grandi cose e dare un volto nuovo alle nostre città».
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