Lucio Dalla
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La città

Lucio Dalla domani al Liceo Classico Cagnazzi

Un confronto con i giovani. Sarà presentato un testo inedito

Sarà presente domani pomeriggio presso il Liceo Classico Cagnazzi di Altamura, nell'ambito del programma "Agorà Scuola Aperta", il grande cantautore Lucio Dalla. Agorà è un progetto sperimentale di condivisione della conoscenza, promosso dalla casa editrice Laterza. Da gennaio a maggio 2012, in nove scuole di Milano, Bologna, Roma, Altamura e Corato, studiosi e giornalisti, scrittori ed esponenti della vita pubblica incontrano gli studenti.

Una notizia che mette in risalto l'organizzazione scolastica del Liceo Cagnazzi, affiancato a scuole delle più grandi città italiane. La partecipazione alla manifestazione prevede un tesseramento, i cui proventi vanno a sostegno della scuola.


Agli appuntamenti fissati, si aggiunge un "fuoriprogramma" che vede la partecipazione straordinaria di ospiti come Lucio Dalla, Goffredo Fofi, Emma Bonino, Luciano Canfora (solo per citarne alcuni). Lucio Dalla risponderà alle domande dei ragazzi presenti, incantati dalla sua arte, seppur appartenenti ad una generazione diversa. Ciò a testimonianza della grandezza del cantautore che riesce con i suoi brani ad abbracciare l'interesse di molti.

Per l'occasione Dalla ha composto un testo che riportiamo di seguito, probabilmente parole che accompagneranno un suo prossimo motivo.

Se vuoi un dito posso anche dartelo
Una mano mi farebbe dispiacere
Se vuoi un occhio mi dovresti dire perché
Una palla ne possiamo anche parlare
Dimmi invece tu cosa mi dai
Ammesso che io abbia da chiederti qualcosa
Se vuoi essere preciso dimmi chi sei
E chi ti ha mandato
Se la luna o la morte
Se tuo padre aveva le mani o i baffi al posto del cuore
O sei un'idea bislacca o un volatile malato
Se sei un computer stanco o una mela
Lasciata sul davanzale a marcire sotto il sole
Potrei tenere anche per te
Se non uscisse tanta merda dai tuoi pensieri
O sei un giovane da formare
Che se è così ti fermo lo sviluppo
O ti scanso quando passi
Fossi almeno una nuvola che quando spingo un bottone piove
O sapessi fare il caffè anche bendato
Lo so che ci sei ma non ti credo
Che è più di mille anni che friggi la pelle dell'uomo
Sulla brace dei suoi morti
Che se giri armato e hai nelle dita il veleno
Prima di dormire io ti tengo lontano con gli antinebbia
Mia madre è una bandiera
E mio padre è il sangue dei morti per la mia patria.
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