Parrocchia S. Agostino, quali i locali assegnati per attività pastorali?

Questione "Parrocchia S. Agostino": quali i locali da assegnare e quali le modalità di comodato, gratuito o oneroso? Domande che si pongono ormai da tempo e che ancora non trovano una risposta definitiva, nonostante venerdì scorso si sia svolto un Consiglio comunale monotematico.

I locali annessi all'ex mattatoio comunale erano utilizzati dal 2001 da giovani fedeli e ragazzi del gruppo Agesci per espletare attività pastorali e di aggregazione. 60 giovani impegnati in compiti oratoriali, 15 bambini provenienti da famiglie disagiate che seguivano lezioni doposcuola, ragazzi dediti alle attività teatrali e giovani dell'Agesci sono stati sfrattati lo scorso aprile per mano del Comune per dar il via ai lavori di ristrutturazione dei locali, interventi possibili grazie ad un finanziamento di 1 milione e 800mila euro (Area vasta-La città murgiana) che si rischiava di perdere. La consegna è prevista per maggio 2013.

La parrocchia, che dal prossimo anno pagherà a rate un debito di 21.295 euro (incluse spese legali) per il fitto non corrisposto al Comune, ora ha presentato un progetto di attività come laboratori per stranieri, corsi di informatica, tutoraggio, recupero tradizioni musica e scenografia che prevedono l'affidamento di spazi adeguati. La proposta portata in aula consiliare prevedeva la possibilità di concessione alla chiesa di altri locali oltre quelli occupati dal 2001. Ma i consiglieri non dimostravano condivisione di un'unica posizione. Secondo alcuni, c'era chi "giocava al rilancio" forse per strappare gli applausi degli interessati presenti in assemblea.

E ad ogni modo attribuendo tutti i locali alla chiesa S. Agostino, si porrebbe il problema di affidare spazi anche ad altre associazioni che operano per il sociale: il Comune è in grado di fare ciò? Si può pensare di affidare gli ambienti in gestione alla parrocchia che via via deciderà di concederli ad altri gruppi associativi? La discussione non ha trovato la risoluzione del problema rimandando le decisioni alle prossime sedute.