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Territorio

La recessione colpisce il mercato residenziale

Lo dice un'indagine di Confartigianato Puglia

Ammonta ad oltre tre milioni di euro il giro d'affari, in Puglia, delle compravendite di immobili di tipo residenziale. Solo in provincia di Bari si fattura quasi la metà dell'importo complessivo, 1,4 miliardi di euro.

Questo è ciò che emerge dalla prima indagine sul settore residenziale, condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia, che ha elaborato inoltre i dati relativi ai mutui ipotecari, al capitale complessivo e a quello medio concessi dagli istituti di credito.
Il fatturato medio di una singola abitazione pugliese si aggira attorno ai 116 mila euro. A Bari si registra il valore più alto con 137 mila euro, a Lecce invece quello più basso con 90 mila euro.
La quotazione media è di 1.373 euro per metro quadro nelle città capoluogo e di 1.038 euro nei paesi. Bari si conferma ancora come la città più cara con 1.772 euro per metro quadrato, seguono Foggia, Brindisi, Taranto e Lecce poco sotto mille euro.

Pare che la recessione stia colpendo soprattutto il mercato residenziale, penalizzato dalla contrazione del potere d'acquisto delle famiglie e dalla stretta creditizia delle banche nell'erogazione di mutui alla clientela.
Infatti nell'indagine si registra un brusco crollo del numero di mutui stipulati: i 13.471 del 2011 contro i 7.837 del 2012 con un crollo del 41.8%. Dai dati emerge che tale contrazione ha colpito di più le città capoluogo rispetto al resto della provincia. Per ogni mutuo, in media, sono stati erogati quasi 106mila euro con un tasso d'interesse medio del 4,71%.

Preoccupanti sono i dati riferiti al capitale complessivo e a quello medio erogati. Nel barese, per la stipula di mutui ipotecari, nel 2012 sono stati concessi 427 milioni di euro. L'anno precedente furono ben 782,6. Anche in questo caso, il calo rilevato nelle città capoluogo è più accentuato rispetto a quello dei paesi di provincia.

"I dati elaborati rendono tangibile ed evidente quello che i titolari delle imprese che operano nel settore edile lamentano ormai da molti anni", afferma Francesco Sgherza, Presidente di Confartigianato Imprese Puglia, "il crollo del mercato dell'edilizia residenziale documentato nello studio non è unicamente imputabile alla crisi e alla conseguente minore disponibilità economica per le famiglie, ma è causato soprattutto dalle politiche di credito adottate dalle banche".
"Non dimentichiamo - prosegue il presidente - che alla crisi del settore residenziale si deve aggiungere quella dei lavori pubblici che costringe al fermo molte imprese operanti nel settore dell'edilizia e impone, a quelle che riescono ad aggiudicarsi i pochi appalti disponibili, attese lunghissime per essere pagate dalla Pubblica Amministrazione". E conclude: "Per far ripartire il Paese occorre innanzitutto far ripartire l'edilizia, che da sempre è stata in grado di agire come volano per l'intera economia".

Giovanna Lorusso
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