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Il turismo non ha colore politico

L’Amministrazione comunale ascolta le tante proposte delle realtà cittadine. Ma si riuscirà a fare rete?

Investire in cultura e turismo significa puntare sulle competenze e sul talento dei giovani, che ad Altamura non mancano. Significa creare nuovi posti di lavoro, vivacizzando il tessuto economico locale. Bisogna avere un obiettivo comune, che è quello di fare rete. L'individualismo non porta da nessuna parte. La parola turismo mette insieme tante realtà, accomunate dalla volontà di valorizzare un territorio ricco di beni, storia e tradizioni. Non un territorio qualunque, ma il proprio territorio. Occorre creare un sistema turistico che invogli il visitatore a sostare ad Altamura. Ci si chiede come mai ciò non avvenga già. La domanda da porsi potrebbe essere come fare perché questo accada. Altamura possiede tesori inestimabili, che non meritano di rimanere "in silenzio".

Di turismo e cultura si è discusso lo scorso 21 ottobre durante un incontro fra Amministrazione comunale e realtà cittadine operanti nel settore. Un confronto che ha visto associazioni, enti culturali e strutture ricettive esporre problematiche e proporre idee. Secondo la testimonianza dei rappresentanti di alcuni bed and breakfast, in aumento ad Altamura, i turisti che vengono ospitati nelle loro strutture, soprattutto francesi e tedeschi, non sanno a chi rivolgersi per compiere un percorso di scoperta della città. Lamentano la mancanza di un gruppo di guide a cui far riferimento e di materiale informativo da distribuire ai clienti. Ma anche di gadget e cartoline riguardanti Altamura e le sue bellezze. Fra le proposte, quelle di creare un circuito o un consorzio fra più Comuni, pugliesi e lucani, e di incentivare il turismo russo, in crescita a Bari e convogliabile nell'entroterra.

Nel corso dell'incontro è stata sottolineata la necessità di una pianificazione turistica che non sia legata a determinati periodi dell'anno, ma a tutte le stagioni. Di qui l'esigenza di un piano di marketing turistico. Fra le proposte, l'istituzione di un Ufficio che si occupi di reperire fondi e finanziamenti attraverso la consultazione di bandi e lo studio di progetti. Ma anche la creazione di un prodotto turistico da presentare alle scolaresche. Più volte si è parlato di turismo di qualità, legato alla Cultura del Turismo. Fare di Altamura una "città dell'accoglienza" richiede, prima di tutto, un'organizzazione ed una programmazione che, come hanno sottolineato i presenti, deve essere il Comune a coordinare. Occorre pensare al modo in cui attrarre i visitatori. Mettere in campo risorse umane e strategie intelligenti.

Durante il dibattito è stata sottolineata la necessità di sistemare segnali stradali indicativi dei luoghi da visitare. Fra le proposte, quella di istituire una fermata "periferica" per i pullman turistici in arrivo ad Altamura e di organizzare delle navette che conducano i turisti nel cuore della città. Chiamata in causa la legge regionale n. 15 del 6 luglio 2011 per l'istituzione di un Ecomuseo del Pane finalizzato a conservare e a valorizzare ambienti di vita e di lavoro tradizionali. Citato anche il regolamento regionale n. 14 del 4 luglio 2011, che riformula il regolamento n. 4 del 9 marzo 2009 in materia di Sistemi Turistici Locali. Quest'ultimo mira a mettere in risalto gli aspetti di attrattività del territorio. Un settore che andrebbe sviluppato, secondo alcuni partecipanti, è quello del turismo itinerante, con un'area sosta camper attrezzata.

Dall'incontro è emersa la mancanza di una legge regionale per il conseguimento del cosiddetto patentino di Guida Turistica, necessario allo svolgimento della professione. Intanto, negli scorsi mesi, la Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti ha avviato il primo corso in "Tutor diocesano dei Beni Ecclesiastici della Murgia". Un nutrito gruppo di giovani sta mettendo in gioco le proprie competenze per valorizzare antichi edifici e beni culturali appartenenti alla Chiesa locale. Non è raro vedere le guide in azione soprattutto nel primo pomeriggio, quando gruppi di turisti affollano il Centro storico e si fermano davanti alla Cattedrale. Grazie a questa iniziativa, cittadini e visitatori hanno potuto ammirare, in due recenti occasioni, i matronei del monumento federiciano.

Il sindaco Mario Stacca ha ribadito, nel corso del dibattito, di «voler mettere insieme le grandi idee delle realtà cittadine, tralasciando il passato. Non critiche - ha detto - ma propositi. Scopo di questa iniziativa è conoscerci e cominciare a fare rete. Incontrerò personalmente i singoli settori per condividere scelte ed obiettivi. Il tutto deve essere utile al territorio, ma senza costi per l'Amministrazione». Un cenno anche all'info-point in via Treviso, di cui si lamenta la collocazione in periferia. «È stato realizzato lì - ha dichiarato il Primo cittadino - perché non c'era un altro suolo a disposizione». Per il consigliere regionale Michele Ventricelli «il turismo non deve essere un argomento di polemica politica. Ognuno - ha sottolineato - deve apportare il proprio contributo».

I Giovani Udc Altamura, il giorno prima dell'incontro, avevano ricordato, in un comunicato, l'istituzione, già nel 2005, di un "Tavolo Permanente per il Turismo". A dicembre 2005 fu sottoscritto un protocollo d'intesa fra l'Amministrazione comunale, gli operatori culturali e le associazioni di categoria per la creazione del sistema turistico "Altamura: il cuore dell'Alta Murgia". La ratifica del documento seguì una riunione presieduta dal sindaco Stacca e dall'allora assessore alla Cultura Biagio Clemente. Finalità dell'accordo era «salvaguardare e promuovere le ricchezze culturali della città e sviluppare il turismo, con le attività produttive ad esso legate, ed i prodotti enogastronomici della città attraverso la sinergia di tutte le forze che operano sul territorio». Secondo quanto indicato nell'accordo, ci si proponeva di raggiungere una serie di obiettivi. Tra quelli a breve termine, la volontà di ottenere l'etichetta di «città turistica», di creare un marchio identificativo «Altamura» e degli eventi caratteristici e di monitorare la domanda e l'offerta del territorio. Obiettivi a medio e lungo termine, sempre secondo quanto riportato nel Protocollo, la riqualificazione del centro storico, il recupero di immobili storici, la realizzazione di aree espositive permanenti e lo sviluppo della cultura turistica.

Nel botta e risposta fra Giovani Udc Altamura e l'assessore alla Cultura Giovanni Saponaro, quest'ultimo ha spiegato le ragioni per cui quell'iniziativa non è stata considerata (qui l'articolo precedente). Al tavolo istituito nel 2005 fa riferimento anche la cooperativa Arché. «Siamo stati uno degli enti promotori del tavolo del 2005. Per questo non ha avuto molto senso l'incontro dell'altra sera. È come se su quel tavolo non si fossero mai sollevate le problematiche relative al turismo della nostra città. Fu persino elaborato un piano di marketing territoriale», conclude Arché.
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