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Assistenza specialistica: qual è la situazione oggi?

Poche le ore di insegnamento

Il servizio di assistenza specialistica in favore di persone con disabilità naviga nelle acque del malcontento. Era noto. Genitori e addetti ai lavori avevano lanciato le loro lamentele: poche le ore di insegnamento che, di certo, non agevolano i diretti interessati, cioè i ragazzi con disabilità. Sono 100 gli alunni che hanno bisogno del servizio di assistenza.

Sul tema insistono i consiglieri Enzo Colonna, Lello Rella e Rosa Melodia che hanno presentato una interpellanza urgente presso gli uffici del Palazzo di città.
Si parte da alcune constatazioni: è compito dell'Ente locale fornire l'assistenza specialistica da svolgersi con personale qualificato sia all'interno che all'esterno della scuola; secondo la Costituzione italiana il diritto del disabile all'istruzione si configura come un diritto fondamentale che va assicurato mediante misure di integrazione e sostegno idonee a garantire ai portatori di handicap la frequenza degli istituti di istruzione.

Ad Altamura la situazione è segnata da un grave disagio, a circa sei mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico, vissuto da alunni e alunne diversamente abili, dalle loro famiglie e dall'intera comunità scolastica per "la scarsa attenzione di questa amministrazione al Servizio di assistenza specialistica".

"Le due ore di insegnamento previste non possono essere ritenute sufficienti - affermano i consiglieri - per il raggiungimento degli obiettivi così come previsti per legge, contraddicendo il fabbisogno di alcune alunne, alcuni alunni, che è anche di 18 ore settimanali".
"Quale la ragione che ha indotto questa amministrazione a limitare i diritti di oltre 100 bambine e bambini della nostra città?", domandano al sindaco i consiglieri. E inoltre chiedono: se e quando è previsto il servizio di assistenza scolastica a pieno regime; se e quando intenda predisporre bando pubblico per l'affidamento del servizio di assistenza specialistica per l'anno scolastico 2014/2015, onde evitare ulteriori e dannosi ritardi; se, attualmente, le attività e le prestazioni vengono eseguite da personale che, per numero e per possesso dei requisiti professionali, corrisponde a quello richiesto dagli atti della gara di appalto e dagli standard organizzativi previsti dalla legge.

E specificano: "Qualora le famiglie dovessero riscontrare un numero di ore non sufficienti di assistenza per l'autonomia e la comunicazione, ne possono richiedere l'immediata assegnazione e, in caso di inadempienza possono giungere a proporre un'azione giudiziaria".
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