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Cronaca

Arresto per Mario Dambrosio e Giovanni Sforza

Estorsione, commesse e metodo mafioso. L'indagine della Dda di Bari

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del 40enne Mario Dambrosio, fratello del più noto Bartolo, e del 50enne Giovanni Sforza, entrambi di Altamura, già noti alle Forze di Polizia.

I due sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di usura ed estorsione, commesse, con l'aggravante del metodo mafioso, ai danni di due imprenditori locali in difficoltà economiche ai quali, nel periodo compreso tra il novembre del 2007 ed il marzo del 2008, gli arrestati, in concorso con il defunto capo "clan", avrebbero prestato somme di denaro costringendo le vittime a fornire, come garanzia, dei titoli di credito più volte rinnovati e rinegoziati con importi maggiorati e con l'applicazione di tassi mensili compresi tra il 10% ed il 20%.

Di fronte all'impossibilità di onorare le scadenze pattuite, per rendere credibili le loro richieste di pagamento, minacciavano gli usurati invitandoli a fare mente locale in ordine alla pericolosità della situazione considerato che il denaro prestato proveniva dagli ambienti malavitosi locali. In una circostanza le pressanti intimidazioni sarebbero degenerate in una brutale aggressione ai danni di uno degli imprenditori. Nell'occasione gli avrebbero intimato di procedere con celerità ai pagamenti dovuti poiché in caso contrario sarebbe successo qualcosa di grave.

L'attività rientra nell'ambito di una più ampia indagine, condotta sempre dai militari dell'Arma e la DDA di Bari, che ha già consentito di trarre in arresto altri "affiliati" con le accuse di aver costituito, in concorso con il Bartolomeo Dambrosio (ucciso in un agguato mafioso il 6 settembre 2010) un'associazione per delinquere di tipo mafioso, capeggiata dallo stesso, con lo scopo di commettere delitti contro la persona ed il patrimonio, gestendo altresì il traffico della droga nel comune di Altamura.

Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria al Dambrosio il provvedimento è stato notificato presso la casa circondariale di Taranto dove lo stesso è già ristretto mentre lo Sforza è stato associato presso la casa circondariale del capoluogo pugliese.
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