Ospedale della Murgia
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Ospedale della Murgia: i tempi s'allungano ancora

Sopralluogo dell'assessore regionale alla salute, Elena Gentile. Che dice: "Per l'apertura serve ancora qualche mese".

Continuano le incursioni dell'assessore regionale alla salute, Elena Gentile.

Dopo aver visitato gli ospedali baresi, l'assessore ha fatto visita al cantiere dell'ospedale della Murgia, richiamata evidentemente dalle polemiche che hanno infuocato la politica pugliese anche a seguito degli echi di cronaca accesi da Altamuralife. E così, dopo le denunce giornalistiche, il confronto polemico tra consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione e il disappunto espresso dai due sindaci maggiormente coinvolti, l'altamurano Mario Stacca ed il gravinese Alesio Valente, l'assessore ha voluto verificare di persona lo stato dei luoghi per capire quanto tempo occorra per il completamento del nosocomio.

"La struttura è praticamente pronta", fanno sapere dalla Regione in coda al sopralluogo. "Alcune delle stanze presentano già il campionario degli arredi forniti dalle ditte, essendo in corso le procedure di gara per l'assegnazione". Insomma trovano conferma le notizie fornite dal consigliere Ventricelli e dallo stesso direttore generale della Asl Domenico Colasanto alla nostra testata. Ma la Gentile è ora decisa ad aprire la struttura entro i prossimi mesi: "Fare in fretta, ma senza pregiudicare alcun aspetto dei collaudi e della sicurezza – ha detto nell'occasione l'assessore – speriamo di chiudere tutto in qualche mese". Al momento, infatti, sarebbero ancora in corso le gare d'appalto per 16 lotti tra arredi, arredi di laboratorio, tac, radiologia, senologia, ecografi, emodinamica, endoscopia, arredi tecnici, scialitiche, testaletto, tavoli operatori, sterilizzatori, monitoraggio, anestesie e dialisi.

Insomma siamo alle battute finali di questa lunga vicenda politico-amministrativa. Dopo la fornitura degli arredi e delle attrezzature elettromedicali mancherebbero solo i collaudi alle strutture antincendio di nuova realizzazione e l'apertura al pubblico. "E' difficile – ha detto l'assessore Gentile – motivare la chiusura di una struttura di questo tipo. Nell'immaginario collettivo tener chiuso un ospedale del genere è un problema. Visto l'elevato grado di completamento dei lavori, si potrebbe pensare di rendere vivo l'ospedale trasferendo già qualche ufficio, qualche magazzino, senza alcuna attività di diagnosi e cura fino al rigoroso completamento dei collaudi".

Ma se la Gentile prospetta ancora "qualche mese di tolleranza", i conti non tornano. Nella nota diffusa dalla Regione si legge: "Dalle carte che la Asl ha consegnato all'assessore forse quattro mesi sarebbero sufficienti, visto che i collaudi antincendio potrebbero essere effettuati utilizzando le certificazioni già in possesso dagli arredi". Ma pochi giorni fa proprio alla nostra testata, lo stesso direttore generale della Asl aveva chiuso la conversazione sostenendo di "non poter rilasciare dichiarazioni, non avendo il quadro completo della situazione ed essendo ancora in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Regione".

Intanto, mentre il confine delle competenze e delle responsabilità diventa sempre più sottile, i tempi di attesa si sono nuovamente allungati. I due sindaci interpellati avevano assicurato che, come comunicato loro dall'Asl, "entro giugno l'ospedale sarà riaperto". A oggi in via ufficiale si legge che di mesi, in realtà, ne serviranno "almeno altri quattro", arrivando così almeno ad agosto.

In una sola settimana, l'ospedale ha già accumulato altri due mesi di ritardo. Se non è un record, poco ci manca.
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