Violenza domestica
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Territorio

Dalla Regione arriva una legge contro la violenza sulle donne

Dalla Regione arriva una legge contro la violenza sulle donne

La Regione Puglia è dalla parte delle donne.

E' stato presentato venerdì, alla vigilia della giornata internazionale della donna, il disegno di legge che conferma l'attenzione e l'impegno dell'amministrazione regionale in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza di genere. Il testo di legge, licenziato nella seduta di Giunta regionale dello scorso 4 marzo, inizia ora il suo iter in Consiglio per l'approvazione definitiva, prevista entro la fine del mese.

"La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, la peggior forma di discriminazione che non ci stancheremo mai di combattere con ogni mezzo", ha affermato l'assessore regionale alla Salute e al Welfare Elena Gentile, "lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo umano e civile prima che politico". La proposta normativa si compone di venti articoli e intende consolidare e rafforzare la rete dei servizi territoriali, prevedendo una Task force permanente con il compito di predisporre strumenti operativi ed integrati per l'attuazione della norma. Ruolo cardine assume in questa operazione il corretto e costante monitoraggio del fenomeno, con una sezione dedicata dell'Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali, e con un lavoro di prevenzione, da realizzare in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e con il supporto degli Operatori della Comunicazione. Formazione e sensibilizzazione mireranno a rafforzare la cultura del rispetto, dell'educazione all'affettività e la decostruzione degli stereotipi di genere.

Numerose le novità previste dal testo di legge: "Assistenza economica e alloggiativa, inserimento lavorativo, creazione di un fondo per il sostegno, anche economico, delle vittime: sono questi i problemi che occorre in primis affrontare quando ci si trova dinanzi ad una situazione di violenza", spiega Elena Gentile. L'assistenza alloggiativa è infatti indispensabile quando si rende necessario l'allontanamento della donna, sola o con figli minori, dall'abitazione familiare, mentre l'assistenza economica diventa necessaria fintanto non si provvede a strutturare un percorso di inserimento o reinserimento socio lavorativo. "Previsti anche - continua l'assessore - percorsi privilegiati di accesso per le vittime di violenza negli ospedali e nelle Asl che saranno dotati di personale competente e adeguatamente formato".
La legge è, al momento, finanziata con 900 mila euro: una delle cifre più alte nel panorama di leggi simili già approvate da altre regioni italiane in materia di contrasto alla violenza di genere.

Giovanna Lorusso
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