Accordo di programma salotto, fissato al 5 febbraio la condivisione bozza

Sarà condivisa il 5 febbraio la bozza dell'accordo di programma per salvare il mobile imbottito dal tracollo. L'appuntamento è stato fissato dalla vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico che ha convocato in assessorato le parti sociali, l'Abi e i sindaci dei comuni interessati. E l'8 febbraio, l'accordo vedrà finalmente la firma a Roma.

Dei 101 milioni di euro disposti per il settore, 40 milioni di euro saranno messi a disposizione dalla Regione Puglia, da investire nella promozione di progetti legati a investimenti produttivi e di ricerca; altri 40 milioni saranno stanziati dal Ministero dello Sviluppo economico (20 destinati alla promozione di investimenti produttivi e 20 alla promozione di progetti di ricerca e sviluppo) e gli ultimi 21 milioni saranno elargiti dalla Regione Basilicata.

Subito dopo la firma, la palla ritornerà nelle mani del Ministero che attraverso un comitato di tecnici valuteranno i progetti e le proposte che sono arrivate negli scorsi mesi direttamente dal mondo imprenditoriale. Entro 45 giorni dalla stipula dell'accordo, il Comitato definirà, di concerto con Invitalia e i competenti uffici regionali, il Piano attuativo dell'intervento pubblico, sulla base dell'utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi, previsti dallo stesso Piano.

La parola chiave è "reindustrializzaizone delle aree del distretto" e l'obiettivo è quello di ridare nuova linfa alle industrie già esistenti, e di stimolare nuovi investimenti. Secondo i dati messi a disposizione dalla Regione Puglia, il programma di reindustrializzazione presentato ad ottobre 2012 contiene 79 proposte provenienti proprio dalla Puglia e 25 della Basilicata, altre 3 sono le proposte con localizzazione non precisata. Le imprese che le hanno presentate sono soprattutto piccole e piccolissime, poche le medie e solo due le grandi. "Il valore delle manifestazioni d'interesse per la Puglia supera i 219 milioni di euro per 865 nuovi posti di lavoro. Il 19,5% del totale dell'investimento (42.628 milioni) saranno spesi per ricerca e sviluppo".

Numeri importanti che ancora oggi dimostrano quanto il settore dell'imbottito sia un pilastro fondamentale per l'economia di questo territorio. Adesso bisognerà capire se tra le proposte arrivate sul tavolo del Governo, qualcuna sia partita da Altamura.