Anche Altamura nel programma Open Day

Anche Altamura partecipa agli Open day della Regione Puglia, il programma estivo ideato da Puglia Promozione che prevede l'apertura straordinaria di musei e monumenti o di visitare i luoghi di pregio naturalistico.
Ad Altamura i due siti che rientrano negli "Open Days" sono la Cattedrale ed il Centro Visite dell'Uomo di Altamura (Lamlunga) inseriti nel programma Arte. Per il Centro Visite comunale di Lamalunga il programma prevede l'apertura prolungata il sabato, dalle ore 20.00 alle ore 23.00, nei mesi di luglio, agosto e settembre e ingresso gratuito.

Ma Altamura offre molto di più. E allora scopriamola in questo viaggio ideale alla scoperta della città del pane.

Percorrendo una delle tante stradine che segnano il Centro storico si arriva alla piazza centrale di Altamura dove si erge la cattedrale federiciana. Un imponente edificio religioso romanico-gotico. All'interno, fra le opere più importanti, un presepe in pietra cinquecentesco, tele del XVI, XVII e XVIII secolo e un pulpito ligneo del XIV secolo. Unico edificio sacro voluto ex novo dall'imperatore Federico II di Svevia, nell'ambito di un progetto di rifondazione della città. Il solo portale, decorato a formelle, narra la cultura nordica delle cattedrali gotiche e gli elementi stilistici dell'arte decorativa moresca. Pochi passi per il corso e lo sguardo dei due turisti si perde in un claustro. L'aria di storia antica schizza fuori dai muri. Latini, greci, ebrei, saraceni, slavi, albanesi, i primi abitanti di quella nuova città ricostruita dall'imperatore. Genti di etnie diverse che ripopolavano l'antico sito peuceta. Ogni gruppo si stanziò in un proprio spazio comune e circoscritto: il claustro. Spazi che raccolgono e trattengono le testimonianze di un tempo.

C'è poi una culla che custodisce i tesori archeologici di un tempo troppo lontano dal nostro. È il Museo archeologico nazionale di Altamura, dove è possibile seguire un percorso museale "Il popolamento antico dell'Alta Murgia" per riscoprire l'Uomo di Altamura e le impronte dei dinosauri attraverso la visione di filmati. E cimentarsi poi sul tracciato del paleolitico e dei ciottoli rinvenuti al Pulo che risalgono a 40mila-10mila anni fa, dell'Osso a globuli (età dei metalli), unico esemplare ritrovato nell'Italia peninsulare e fra le testimonianze più antiche dell'arrivo delle culture orientali nel nostro territorio. Uno sguardo ai reperti dell'età arcaica, classica ed ellenistica e alla sezione altomedievale dedicata al sito paleocristiano di Belmonte. Uscire poi dalle mura, a 8 km dall'abitato, nella Murgia di Sant'Elia, per riscoprire una delle maggiori doline carsiche pugliesi: il Pulo, formatasi per erosione e crollo della volta di un'enorme cavità sotterranea. Di forma quasi circolare, ha un diametro di 500 m., un perimetro di 1.800 m. ed una profondità di 80 m., presenta grotte che si aprono sulla parete, oggetto di ricerche archeologiche che hanno restituito materiale attestante la frequentazione ininterrotta a partire dal paleolitico superiore fino al secolo scorso. Straordinaria la vegetazione del posto circostante: oltre 1.500 le specie vegetali presenti, tra cui le tante varietà di orchidee selvatiche e, tra le specie faunistiche, il falco grillaio (falco naumanni) che spicca il volo sul verde murgiano.

(Fonte: Lifenews24 Magazine)