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Totem di informazione turistica che spuntano come funghi

«Tanta spazzatura visiva da smaltire»

Gentile redazione,

rifletto sul modo a dir poco "invasivo" con il quale si intende promuovere i beni naturalistici e non solo del nostro territorio. Mi riferisco alle decine di totem di informazione turistica che, dopo molti mesi di attesa o meglio di curiosità (visto che le basi erano posizionate da tempo), sono apparsi come funghi nei punti strategici della nostra città in una forma, sia di contenuti che di dimensioni, molto discutibile. Non ricordo bene quante migliaia di euro è costata questa discutibilissima operazione, ma mi chiedo se il Comune di Altamura ha realmente bisogno, per implementare il turismo, di una segnaletica parziale (solo tre siti pubblicizzati), ripetitiva, solo in lingua italiana e senza nemmeno una indicazione stradale che segnali come raggiungere tali siti, ammettendo che siano fruibili. Cava dei dinosauri? Chi l'ha vista? Uomo Altamura (su prenotazione)... al Pulo come si va? Con la scorta? Chiedo a chi ha seguito a livello di Amministrazione locale tali interventi se si è reso conto di quanto questi totem "inquinino" ulteriormente una città invasa da cartellonistica inutile, e spesso abusiva, adesso che si sono aggiunti anche i nuovi monumenti inutilizzati delle telecamere della videosorveglianza.

Abbiamo tanta spazzatura "visiva" da smaltire. Di contro segnalo invece la mancanza di una seria cartellonistica stradale per far raggiungere i principali svincoli o siti di interesse pubblico che da anni non vengono rinnovati. Provate per esempio a raggiungere il Pronto soccorso da una qualunque Statale o Provinciale e scoprirete che non è semplice per chi non è "pratico". Preferisco invece non parlare del punto turistico in costruzione di via Treviso, un impiastro di cristalli fuori da ogni contesto architettonico che tenga conto di un pizzico di decenza. Rispetto la creatività ma non accetto la forma imposta anche perché pagata dalla collettività. Quel progetto andava discusso, condiviso e forse modificato. Invece ecco un altro pugno nell'occhio della collettività e dei turisti, se mai lo frequenteranno. Scusate l'irruente confusione. Ma se i totem sono invadenti, quel lego di cristalli è una vergogna estetica. Poi la domanda di rito nasce spontanea... di chi è la responsabilità di questi scempi alle spalle dell'intera collettività?

Michele Micunco
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