Quartiere Trentacapilli: presto oggetto di discussione del Consiglio comunale

Da troppo tempo il quartiere Trentacapilli si sente una "periferia accontentata". Oggi è giunto il momento del riscatto.

Essendo un quartiere giovane, ma in continua espansione, la carenza di servizi grava ogni giorno sempre più e i cittadini sono ormai stanchi di dover subire in silenzio. E' per accorciare le distanze tra chi vive quotidianamente questi disagi e chi amministra la città, che Don Nunzio Falcicchio, parroco della Chiesa SS. Redentore, ha organizzato un dibattito pubblico, tenutosi nella serata di giovedì 9 novembre nell'auditorium della Chiesa della zona, incentrato principalmente sulla nascita di un Polo per l'Infanzia nel quartiere Trentacapilli. L'incontro ha anche offerto ai cittadini la possibilità di enumerare le criticità, fra cui la segnaletica stradale, orizzontale e verticale, l'inefficiente servizio di raccolta rifiuti e, ancora, l'inesistente manutenzione degli alberi, piantumati nel 2016 e lasciati poi in balia del loro destino.

Ciò che si è chiesto dunque nel corso dell'incontro è una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze del quartiere. Attenzione che si è concretizzata in una nota redatta da Don Nunzio, a nome di tutta la comunità, che è stata consegnata al Presidente del Consiglio comunale Giandomenico Marroccoli, presente all'incontro insieme ad altri consiglieri comunali altamurani, per essere protocollata nonché oggetto di discussione nelle prossime sedute consiliari. Un impegno preso pubblicamente e a cui ora saranno chiamati a tener fede.

Ad entrare nel merito dell'argomento oggetto dell'incontro, è stato dapprima il Consigliere regionale Enzo Colonna, il quale ha esordito: "I Poli per l'Infanzia sono istituti che concentrano, in un unico plesso o in edifici vicini, più strutture di educazione e di istruzione per bambini fino a 6 anni di età e che si caratterizzano quali laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio, condividendo servizi generali, spazi collettivi e risorse professionali, anche al fine di favorire flessibilità e diversificazione per il miglior utilizzo delle risorse. La proposta di candidatura al bando della Regione Puglia lanciata nelle scorse settimane, interessa il quartiere Trentacapilli e Lama di Cervo, dov'è presente un'area di circa 25.000mq di proprietà comunale e già destinata secondo il Piano Regolatore proprio a servizi di quartiere. Di quest'area, però - ha precisato Colonna - verrà utilizzata per ora solo parte della superficie, per dare la possibilità in futuro di dar vita, grazie alla realizzazione di una scuola elementare e media, ad un unico polo dell'istruzione, della cultura e dello sport per i bambini da 0 a 13 anni".

L'area di Trentacapilli, come ricordato dai relatori, conta circa 1.500 bambini e ragazzi, che ad oggi non hanno la possibilità di praticare attività formative, ludiche, creative e sportive all'interno del quartiere in cui risiedono per cui, qualora tale progetto andasse in porto, significherebbe per i residenti del luogo una vera e propria conquista. Fondamentale in questa fase la partecipazione attiva anche dei dirigenti scolastici, come sottolineato dal Dirigente dei settori "Urbanistica" e "Opere Pubbliche" del Comune di Altamura Giovanni Buonamassa, che ha aggiunto: "Nel caso in cui Altamura non fosse ammessa al bando regionale, questo lavoro non andrà comunque perso, in quanto grazie a questi incontri stanno emergendo quelli che sono i bisogni della comunità, che l'Amministrazione comunale certamente prenderà in considerazione e si impegnerà a risolvere".

A seguire sono intervenuti i funzionari tecnici del Municipio, tra cui Maria Cornacchia, Anna Giordano e Lia Picerno, le quali hanno contribuito a chiarire il quadro di interventi che s'intende realizzare e la direzione verso cui si sta lavorando. Ampio spazio è stato dato anche ad alcuni cittadini, al consigliere comunale Gino Loiudice e all'assessore Pietro Ciccimarra. A congedare i presenti sono state le parole di Don Nunzio Falcicchio, che ha concluso: "Questo quartiere, come avviene nel contesto familiare quando arriva un nuovo figlio, ha bisogno proprio per questo di una maggiore attenzione da parte dell'Amministrazione, che - nel rispetto dei tempi burocratici - deve cercare di fare il possibile per la sua crescita e il suo sviluppo. Tutti uniti, tutti insieme si può".

Di seguito, le immagini dell'incontro.