Uomo di Lamalunga
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Politica

Ciccillo resti ad Altamura

Interrogazione dell'onorevole Pisicchio ai ministeri dell'ambiente e della ricerca

Nessuno tocchi Ciccillo.

Torna prepotentemente in cronaca la vicenda dell'Uomo di Altamura e la possibilità che i resti ossei siano rimossi dalla Grotta di Lamalunga e portati nei laboratori dell'Università La Sapienza di Roma per essere studiati.
Possibilità contro cui da mesi si oppongono forse politiche e gruppi di cittadini decisi a impedire lo spostamento dell'Uomo di Altamura. Dopo alcune proteste inascoltate, in città è stato costituito il Coordinamento Europeo "Salviamo l'Uomo di Altamura" con l'obiettivo preciso "di opporsi in modo determinato a far sì che i resti dell' Uomo vengano sottratti all'habitat naturale che, di fatto, ha conservato in modo straordinario per circa centocinquantamila anni".
Pur riconoscendo la necessità di avviare nuove ricerche scientifiche su Lamalunga e sullo scheletro dell'Uomo, il Coordinamento si oppone alle richieste del team guidato dal dottor Marzi, avvalorate a quanto pare dalla Soprintendenza pugliese e che al momento non offrono "alcuna garanzia che non si verifichino danni irreparabili al Sito e ai resti scheletrici".
Tra le altre azioni messe in campo dal Coordinamento c'è una prima interrogazione parlamentare sottoscritta dall'onorevole Pino Pisicchio, Capogruppo alla Camera dei Deputati, e indirizzata ai Ministeri Istruzione, Università e Ricerca e dei Beni e delle attività Culturali.

L'onorevole, dopo aver ripercorso le tracce salienti della vicenda ricorda che il sito altamurano è diventato oggetto del progetto di ricerca "Rediscovering Altamura", Riscoprire Altamura: indagini avanzate multidisciplinari sullo scheletro della grotta di Lamalunga" finanziato nel 2016 dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica (MIUR) nell'ambito della call "PRIN 2015", che sarà sviluppato e portato a termine nell'arco del triennio 2017-2019. Un progetto che " prevedrebbe l'alterazione irreversibile dei luoghi con prove distruttive su uno dei siti paleontologici più importanti d'Italia".

In sostanza l'attività di ricerca prevede "la rimozione del cranio di Lamalunga, o di parte dei resti scheletrici umani dalla sua sede naturale. Rimozione che dovrebbe essere utile a completare la ricerca su uno dei reperti più importanti della preistoria e favorire la sua musealizzazione. I resti fossili umani rinvenuti nella grotta carsica dell'Alta Murgia, rappresentano un unicum geologico e paleontologico d'inestimabile valore culturale, ambientale e scientifico, irripetibile a livello planetario tanto che ha permesso la candidatura di questa porzione di territorio murgiano a Patrimonio Mondiale dell'Unesco".

Di qui la richiesta urgente "di sapere quali interventi i Ministri interrogati intendano porre in essere al fine di rassicurare la popolazione di Altamura sull'integrità del sito, attingendo le necessarie informazioni sulle attività di ricerca in corso e sulle azioni di tutela del bene, rendendo note le autorizzazioni rilasciate al fine di compiere prove distruttive sui campioni di roccia e sui campi dei resti fossili; e quali azioni di vigilanza, indipendentemente dal progetto di ricerca, abbiano predisposto al fine di garantire il controllo delle attività autorizzate".

Non resta che attendere risposte
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