Nasce in Altamura un nuovo Comitato

L'Italia sono anch'io. Stranieri in Italia

lunedì 19 dicembre 2011 11.02
Si è costituito in Altamura lo scorso 14 dicembre 2011 il comitato cittadino "L'Italia sono anch'io", accogliendo l'appello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla situazione di emergenza riguardante la cittadinanza degli stranieri in Italia.

Le persone di origine straniera che vivono in Italia sono oggi circa 5 milioni (stima Dossier Caritas Italiana Fondazione Migrantes al 1° gennaio 2010), pari all'8 % della popolazione totale. Di questi un quinto circa sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Nati in gran parte in questo Paese, solo al compimento della maggiore età si vedono riconosciuto il diritto a chiederne la cittadinanza.

L'articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell'uguaglianza tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Ma – come si afferma nel manifesto del nuovo comitato - nei confronti di milioni di stranieri questo principio è disatteso.

"L'Italia sono anch'io" si impegna nel promuovere in ogni ambito l'uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana; agire a tutti i livelli affinché gli ostacoli che impediscono la piena uguaglianza tra italiani e stranieri vengano rimossi, determinando le condizioni per la sua concreta realizzazione; promuovere la partecipazione e il protagonismo dei migranti in tutti gli ambiti sociali, lavorativi e culturali; avviare un percorso che porti alla presentazione in Parlamento di due proposte di legge di iniziativa popolare come una proposta di legge che riformi la normativa sulla cittadinanza e una proposta di legge che riconosca ai migranti il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, quale strumento più alto di responsabilità sociale e politica.

"Con lo scopo di raccogliere il maggior numero di firme possibili – dichiara il Comitato - intendiamo coinvolgere nelle attività del comitato tutte le persone e le associazioni interessate, nonché gli stranieri comunitari ed extra-comunitari per un percorso che sia parallelo all'integrazione dei popoli".