Speleologia: continuano le esplorazioni nelle grotte murgiane

L'esperienza di Pasciuddo dove c'è un lago sotterraneo

giovedì 11 agosto 2022
L'esplorazione speosubacquea del lago sifone terminale della Grava di Pasciuddo a Cassano Murge si è tenuta lo scorso 13 luglio. La Grava di Pasciuddo è una interessantissima cavità con un importante potenziale esplorativo, la cui esplorazione e documentazione si deve al CARS di Altamura, che purtroppo è stata percorsa fino al fondo pochissime volte a causa della presenza di diversi, lunghi sifoni (il primo è già a poche decine di metri dalla base dello spettacolare pozzo di accesso).

La grotta è stata attrezzata per l'incontro "Raccontiamo Speleologia", svoltosi ad Altamura dal 30 giugno al 3 luglio, e proprio in questa occasione gli speleologi del CARS si sono accorti che i primi sifoni erano liberi. Immediata è stata l'idea di approfittare dell'attuale periodo di siccità per ritornare al fondo della grotta. Il 2 luglio Francesco Ferraro (Gruppo Speleologico Le Grave), Alberto Marra, Maria Rosaria Marchetti (Gruppo Speleologico Le Grave) e Gianluca Selleri (Gruppo Grotte Grottaglie), forzando una zona semisifonante, a circa 20 anni dall'ultima discesa integrale, sono riusciti a rivedere il lago sifone a -110 m di profondità e a individuare una possibile prosecuzione subacquea.

L'esplorazione speleosub si è svolta nella notte tra il 13 e 14 luglio ad opera di Paolo Scarabaggio, Biagio Squicciarini, Filippo Lovecchio, Carlo Carretta, Rossella Giannuzzi, Giovanni Dinardo (Centro Altamurano Ricerche Speleologiche - CARS), Antonio Alba (Gruppo Speleologico Leccese 'Ndronico), Maria Rosaria Marchetti e Gianluca Selleri (Gruppo Grotte Grottaglie).

Entrati in grotta verso le 21,30 di mercoledì 13 luglio, gli speleologi, trasportando tutto il necessario per l'immersione, hanno raggiunto il fondo della grava alle 23,00 circa. Dopo la vestizione e tutti i preparativi di rito, Antonio Alba si è immerso imboccando la galleria allagata intravista poche settimane prima.

La condotta sommersa, larga 2 m ed alta 3 m, si allunga, grossomodo rettilinea, in direzione 60°E per 35 m conservando una quota media di -8 m rispetto al pelo libero dell'acqua del lago sifone; dopo 35 m un camino risale fino al di sopra della superficie libera; Antonio, confidando di avere trovato l'uscita del sifone è risalito riemergendo, purtroppo, in una bolla d'aria. Vista la male parata lo speleosub ha ripreso profondità per ricercare la probabile prosecuzione in basso, sulla direttrice principale della galleria, ma la visibilità ormai ridotta ha compromesso la possibilità di proseguire l'esplorazione.

In uscita Antonio ha perlustrato tutto il perimetro del lago sifone per conferma che quella appena esplorata è la sola prosecuzione subacquea. Le attività si sono concluse alle 2 di giovedì 14 luglio.

(foto di Maria Rosaria Marchetti)
Esplorazione speleologica
Esplorazione speleologica