Ridotto in schiavitù dai suoi datori di lavoro

Un extracomunitario, costretto a lavorare in precarie condizioni igienico sanitarie, è ora presso una casa famiglia

giovedì 25 marzo 2010
I militari della Guardia di Finanza di Altamura, all'esito di specifiche indagini, hanno scoperto un caso di "riduzione in schiavitù" alla periferia di Cassano. Le forze dell'ordine hanno accertato che due persone costringevano un cittadino extracomunitario a lavorare, da 10 anni, presso un laboratorio artigianale in condizioni di grave disagio psico fisico, causato dalle precarie condizioni di lavoro e di vita in cui era costretto a sottostare. Il luogo di lavoro, inoltre, è risultato totalmente sprovvisto delle minime norme igienico- sanitarie e inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il laboratorio-faleganmeria era collegato a quella che si può definire camera da letto attraverso una non stabile scala a pioli. Se questa fosse venuta a mancare per una rottura, sarebbe stato impossibile raggiungere l'esterno o viceversa ripararsi al coperto.
Sono stati recuperati anche un libretto postale, un passaporto ed un permesso di soggiorno, appartenenti al cittadino straniero ma illegalmente trattenuti dai suoi datori di lavoro al fine di impedirgli il ritorno in patria.
I due responsabili sono stati denunziati all'autorità giudiziaria per "riduzione in schiavitù" ed "appropriazione indebita", mentre il cittadino extracomunitario è stato affidato alle cure di una casa famiglia.
Foto Guardia di Finanza
Foto Guardia di Finanza
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